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costruzione dei brani è il risultato di un lavoro approfondito sulla melodia e sui modi tradizionali di interpretarla. Per noi è fondamentale che l’interpretazione di queste melodie trasmetta la forza e la vita che desideriamo, affinché non lascino indifferenti coloro che le ascolteranno”, chiosa ancora il musicista e frontman del gruppo.
L’approccio di Vigüela è una mediazione e uno scavo che mirano alla trasmissione di un corpus musicale acquisito con esperienza diretta o ripreso da documenti sonori originali, come le storiche registrazioni di Alan Lomax (1952-53). Con un’attitudine “ostinata e contraria” rispetto ad altre esperienze revivalistiche della penisola iberica, Vigüela restituisce un profondo senso di umanità, intrecciato con segni vivi di significato sociale e politico. In trent’anni di carriera, il gruppo si è assunto il compito di portare alla ribalta espressioni musicali poco conosciute, spesso a rischio di scomparsa. Nel nuovo disco, tuttavia, non si limitano a fissare il passato: tessono una tela creativa, come dimostrano le coplas della parranda murciana iniziale “La Tía Pitita”, contraddistinta dal sinuoso fraseggio del violino, e le seguidillas e rondeñas di “Herenciana y Garterana”. Altro episodio di punta è la coralità di “Sones Garteranos con Tumbao”.
Qui il rabel, suonato nello stile del costruttore e musicista Heliodoro Pulido,
produce una sequenza di armonici e incorpora passaggi che richiamano il concetto di tumbao nella musica cubana. Non meno potente è “El Dote de Inesilla e El Brillante”, che rielabora melodie raccolte da Lomax a Cáceres nel 1952, rispettando le fonti ma reinterpretandole con uno stile unico. Voci e oggetti percussivi domestici caratterizzano “Caminan para Alemania”, mentre “La Pava” è un canto cumulativo di grande forza vocale e ritmica dal repertorio per zambomba, il tamburo a frizione. Tra i motivi danzanti spiccano “Bailables al son e Seguidillas van por tu calle”.
Bell’impasto di voci, chitarre, nacchere e palmas in “El Fandanguillo de Infantes”. Gran finale affidato a “We”, derivato dal segmento musicale del film di Carlos Saura “Sevillanas” che include “Las Corraleras de Lebrija”, meglio conosciuta come “La Liebre”. Il gruppo ha tratto ispirazione da questa melodia e dal testo della seguidilla per creare le proprie corraleras, con voci, mortaio, tamburello e palmas nello stile tradizionale del canto e della melodia, mescolando testi originali e altri tratti dalla tradizione.
I Vigüela ci trasmettono, con passione, competenza e profonda padronanza dei codici popolari, un repertorio di canti e danze che, attraverso la loro interpretazione, si rinnova.
Ciro De Rosa
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