Hermeto Pascoal & Grupo – Pra você, Ilza (Rocinante, 2024)

#CONSIGLIATOBLOGFOOLK

A ottantotto anni, Hermeto Pascoal sprizza salute ed energia, due caratteristiche che si addicono anche al consolidato quintetto con cui continua ad offrirci superlativi concerti e produzioni discografiche. Questo nuovo album è stato registrato a febbraio 2024 nell’Estúdio Rocinante, nella regione “serrana” dello stato di Rio de Janeiro, e già a maggio era in distribuzione. Sylvio Fraga, direttore artistico di Rocinante, sottolinea come Hermeto Pascoal abbia creato da zero tutti gli arrangiamenti nello studio di registrazione: “arrivava solo con una partitura approssimativa, in cui aveva scritto melodia e armonia. Seduto comodamente in poltrona, indicava ai musicisti ogni nota e ritmo che desiderava venissero suonati. Mentre la musica prendeva forma, creava nuove parti per ogni brano, tutto sul momento, con l'ispirazione e l'intuizione che hanno sempre guidato il suo lavoro immortale”. Queste composizioni sono state scelte con il figlio Fábio Pascoal, percussionista del gruppo: insieme hanno voluto dedicare questo lavoro alla memoria della mamma di Fábio e moglie di Hermeto, Ilza da Silva: hanno vissuto insieme 46, genitori di sei figli. L'album la ricorda a 24 anni dalla sua morte, ma l’intero lavoro sprizza vita, fin dalla foto di copertina (scattata da Maurício Valladares a Jabour nel novembre del 1979), da cui Ilza e Hermeto, abbracciati fianco a fianco, sorridono. Hermeto Pascoal aveva conosciuto Ilza, figlia del chitarrista Romualdo Miranda, quando si è trasferito da Lagoa da Canoa (Alagoas) a Recife, nel Pernambuco dove decollò la sua attività musicale. “Abbiamo selezionato i brani da una raccolta di 198 composizioni a lei dedicato, scritto da Hermeto tra il 1999 e il 2000, che contiene una ricca varietà di ritmi. Inizialmente, Hermeto avevo scelto soprattutto gli choro delle prime pagine; tuttavia, fedele al suo genio e alla sua capacità di trascendere i confini, ha
incorporato nel progetto anche altri ritmi universali. Ilza ci accompagna in ogni nota”
, racconta Fábio Pascoal. 
Le tredici composizioni selezionate per “Pra você, Ilza” sono un’autentica celebrazione della vita, in compagnia degli amici André Marques (pianoforte), Jota P (sassofono), Itiberê Zwarg (basso e tuba) e Ajurinã Zwarg (batteria). Il brano di apertura, “Passeando pelo Jardim”, si apre nel solco di suoni metallici che potrebbero suonare ordinari e che si trasformano in un tappeto ritmico su cui il gruppo stende brevi anticipazioni delle melodie chiave protagoniste dei brani successivi, legandole qui fra loro. Ogni motivo evoca (anche nel titolo) ricordi ed esperienze che hanno intrecciato la vita del compositore e dell’amata moglie. “Voltando Para Casa”, ad esempio, comincia con il gracidare delle rane alla fine del pomeriggio, sviluppando un sentiero ritmico che ci lascia immaginare la coppia che attraversa un sentiero sterrato accompagnata dal flauto di Jota P e da altri fiati inusuali del “bruxo” (stregone) Hermeto. L’intero album è una mappa dei luoghi del cuore della famiglia Pascoal, abbagliante quando evoca Recife, la sua luce, protagonista anche di un assolo vocale, in “Sol de Recife”, i cambi di passo cui obbliga il cammino “Do Rio Para Recife”, le memorie legate alla tradizione afrodiscendente in “Recordações de Recife” che condivide con Olinda con cui confina uno dei luoghi del cuore, il quartiere “Porto da Madeira”, occasione per miscelare suoni ed esplorare suoni desueti nel finale del brano. “In tutto quello che ho fatto, tutto quello che faccio, tutto quello che continuo a fare, Ilza è lì, meravigliosamente lì. Ilza è sempre stata presente per me, per aiutarmi in ogni modo. (...) Il nostro amore, il nostro spirito, la nostra anima è ancora insieme”, scrive Hermeto Pascoal. Con questo lavoro discografico Hermeto Pascoal e Grupo sono ora candidati al Latin Grammy 2025 nella categoria Miglior Album di Jazz Latino. Intanto, il 27 ottobre, alla XXX edizione della fiera mondiale WOMEX di Manchester, il compositore brasiliano riceverà il WOMEX 24 Artist Award. 


Alessio Surian

Posta un commento

Nuova Vecchia