Un giro musicale a Napoli in quattro giorni, a margine del Convegno Nazionale dell’ANDA-AFAM

A Napoli arrivo alle diciassette. Dalla stazione raggiungo la metro che mi porterà a Montesanto. Già al distributore di biglietti emerge lo spirito napoletano "come si fa la metro?" dice una signora agitata e una voce risponde sorniona "per fare la metri vogliono molti, molti anni signo’ ". In realtà non è una vera e propria metro ma un treno locale all'aperto e alla seconda fermata scendiamo. Secondo le indicazioni della proprietaria del b and b, scesi alla fermata di Montesanto, avrei dovuto prendere la funicolare ma preferisco andare a piedi così mi inerpico per i gradoni degli stretti Quartieri Spagnoli. A parte la distrazione per il ‘colore’ del posto, case esternamente dimesse ma con all'interno arredamenti stratosferici e televisori giganteschi, la fatica è immane. Raggiungo il b and b, il posto è bello, spazioso e luminoso, c'è anche il giardino. La mattina successiva è finalmente il momento di vedere la agognata Via dei Tribunali, l’antico decumano maggiore. Nel Complesso di San Lorenzo Maggiore c'è la sede del Convegno annuale dell’Anda (Associazione Docenti Afam dove dovrò relazionare. È ancora presto, faccio un giro e mi imbatto nella Piazza dei Girolamini con l'imponente chiesa sulla sinistra e di fronte la chiesa di Santa Maria della Colonna e l'adiacente edificio che ospitava il Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo, un altro conservatorio era quello di Sant’Onofrio e si trovava poco più avanti nei pressi di Porta Capuana. Nei primi del Settecento a Napoli i conservatori erano quattro, nati come orfanotrofi per accogliere giovani senza famiglia, ben presto divennero delle vere e proprie scuole di musica. Mi piace scoprire di colpo i posti che ho sognato di visitare senza controllare prima su Google Maps, l'impatto emotivo così è molto più forte. Il Convegno interessa l’Alta Formazione Artistica e Musicale, ovvero i Conservatori di musica, Le Accademie di belle Arti, l’Accademia Nazionale
di Danza e gli Istituti Superiori per le industrie Artistiche. Dopo i saluti istituzionali di Rosita Marchese (Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’Istituzione ospitante), Giuseppe Gaeta (Direttore della stessa Accademia) e Antonio Caroccia (docente del Conservatori Santa Cecilia di Roma e Presidente dell’ANDA), c’è stata la prolusione di Paolo Acunzo (Direttore dell’orchestra della Sanità Ensemble di cui dirò in seguito). C’è stata poi la prima Tavola Rotonda sul tema “Il futuro della Governance nelle istituzioni AFAM) in cui si è parlato dello stato dell’arte legislativo rispetto a questo argomento. Gli aspetti emersi sono stati una maggiore ri-definizione dei ruoli dei vari attori chiamati a dirigere le Istituzioni, la necessità di adeguarsi al panorama europeo e l’interazione con le nuove tecnologie. A seguire si sono svolti i laboratori e le numerose relazioni su aspetti didattici e artistici e contenutistici delle singole Istituzioni. Una proposta variegata e ricca che ha visto nelle connessioni interdisciplinari il momento di maggiore interesse creativo. Nel pomeriggio si è tenuta la seconda Tavola Rotonda sul tema “La valorizzazione della ricerca nell’Afam”. Qui si è andati più nello specifico delle ricerche che le Istituzioni affrontano evidenziandone successi e impegno con uno sguardo ottimistico al futuro. La prima giornata si è conclusa alle diciannove con la visita della delegazione del Convegno alla Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella.

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