Minsku Tammela e Maija Kauhanen, Maunula, Helsinki, 12 giugno 2024

Il 12 giugno è una giornata doppiamente speciale per la capitale finlandese: si avvicina il giorno più lungo e luminoso dell’anno e, dal 1959, si festeggia il compleanno della città, fondata dal re Gustavo I di Svezia nel 1550 come Helsingfors, città commerciale chiamata a rivaleggiare con la città anseatica di Reval (poi ribattezzata Tallinn) sulla sponda meridionale del Golfo di Finlandia. Nel 2024 la città ha celebrato i suoi 474 anni con una miriade di eventi gratuiti distribuiti ovunque, sia nei centri culturali, sia all’aperto in piazze e parchi dove, in questa stagione, si ama organizzare pic-nic. Il quartiere Maunula, a nord-ovest, fa parte del ventottesimo distretto, Oulunkylä, sviluppatosi soprattutto fra gli anni Cinquanta e Settanta. La sua biblioteca/casa del quartiere è ampia, accogliente e confina con una piazza che permette di organizzare attività all’aperto come il doppio concerto che ha coinvolto due protagoniste della musica finlandese con radici nel folk: Minsku Tammela e Maija
Kauhanen. Minsku Tammela ha recentemente pubblicato per la Kuohu l’ottimo album “Valkoinen hevonen” (Cavallo bianco) e per il concerto ha coinvolto anche le musiciste con cui collabora nell’energetico gruppo Juurakko (rizoma) Laura Kaartinen (pianoforte, percussioni, cori), Anna Wiksten (percussioni, cori), Kaisa Saarikorpi (basso, cori), Emma Raunio (elettronica e cori). Al posto di Eija Kankaanranta, al kantele, si è unita al gruppo Maija Kauhanen. Minsku Tammela colpisce sia per la versatilità del canto, sia per la padronanza con suona il piano e la possente lira a tre corde jouhikko che fa sì che, a chi arriva dal Mediterraneo, sembri di ascoltare un nitido canto nordico sorvolare un irrequieto paesaggio aspromontano. I brani sanno far tesoro dell’ampia paletta elettro-acustica e vocale che viene a volte ridotta
all’osso e a volte dispiegata a pieno, con una sapiente scaletta in cui le canzoni affrontano i temi del rapporto con la natura, del lavoro femminile e le narrazioni mitiche dal villaggio settentrionale di Kelontekemä, terra della famiglia Tammela. La seconda parte del programma ha visto sul palco la sola Maija Kauhanen, cui nel 2023 è stato assegnato il prestigioso Nordic Council Music Prize. Anche in questo caso sono protagoniste storie e musiche che narrano le vicende e i destini di donne di diverse età raccontandone sfide, relazioni, la violenza domestica e la paura, ma anche la gioia, la speranza e il coraggio nell’affrontare la vita. Dal 2004, Maija Kauhanen ha al suo attivo una trentina di lavori discografici. Nel decennio scorso è stata attiva con gruppi come Runorun, Okra Playground e Rönsy, ma sono, in particolare, i suoi due ultimi lavori solisti ad averle procurato i maggiori riconoscimenti: “Raivopyörä”, prodotto nel 2017 dall’ex Mustapha Colin Bass e “Menneet” (Il passato), pubblicato nel 2022 e al centro dei suoi concerti. Dal vivo si presenta con un costume rosa e azzurro che
richiama i contesti circensi e la proietta come una nuvola di energia al centro della scena da emerge una forza centrifuga che miscela voce, i registri acuti e bassi del kantele e un assortito set di percussioni Il suo set di percussioni con cassa, charleston, piatti e numerosi altri metalli, ciotole smaltate, pentole, campane, teglie di metallo per muffin, vassoi e utensili da cucina assortiti trovati nei mercatini dell'usato: spesso la vedono impegnata in cinque azioni complementari. Questa sua destrezza non toglie nulla alla poesia e alle accurate dinamiche con cui sa costruire le narrazioni sonore di ciascun brano e su cui si staglia sempre fluidi i diversi registri della sua voce. I suoi concerti sono anche un’occasione per ascoltare il kantele saarijärvi della Finlandia centrale che suona in varie accordature e con diversi stili esecutivi, utilizzando le dita, piccole bacchette di legno come plettri, un arco da violoncello, un pentolino per suoni slide: tutto, nelle sue mani, si trasforma in occasioni di poesia e meraviglia. 

 

Alessio Surian

Posta un commento

Nuova Vecchia