Sguardi 2024, Casa di Quartiere e Piazza S. Maria di Castello, Alessandria, 24 e 25 maggio 2024

Ad Alessandria è nata una nuova rassegna dedicata alla musica e alla canzone popolare. Si chiama Sguardi, e nasce per iniziativa dell'Amministrazione Comunale per ricordare due grandi voci della canzone italiana originarie di Alessandria, Roberta Alloisio e Betti Zambruno. Con la rassegna infatti nascono anche due Premi dedicati alle due cantanti, con il supporto del cantautore e scrittore Gianpiero Alloisio, fratello di Roberta, e dei Tre Martelli, formazione con cui ha cantato per quattordici anni Betti Zambruno. La rassegna si è sviluppata in due serate, la prima dedicata al Premio Roberta Alloisio e la seconda al Premio Betti Zambruno. Il Premio Roberta Alloisio alla carriera è andato a Teresa de Sio accompagnata al pianoforte dal maestro Francesco Santalucia, che ha chiuso la prima serata con un set acustico, aperto da un breve ma significativo monologo (“Questa donna canta”). La cantautrice napoletana ha regalato al pubblico alessandrino alcuni momenti intensi, passando dal repertorio popolare napoletano al suo
canzoniere con Puro Desiderio e la ninna nanna "Stelle" tradotta dal brasiliano in napoletano, l’omaggio a Napoli di "Passione" e quello a Pino Daniele con una splendida “Chi tene o mare”, senza dimenticare Matteo Salvatore con una intensa versione di “Lu bene mio”, eseguita accompagnandosi con la chitarra acustica, per chiudere infine con l’acclamata “Voglia 'e turnà”. La serata è stata aperta dall’eclettico Simone Campa in trio, che passando dalla tarantella del nostro sud alla musica della Persia, dai suoni iraniani a quelli napoletani, dalla “Madonna delle Grazie” a “Bella figliola ca te chiammi Rosa”, ha coinvolto il pubblico chiudendo il set con il canto d’amore siciliano “Amuri Amuri”. Proposta ancora più eclettica è stata quella dei Motus Laevus, vincitori del “Premio Roberta Alloisio per la ricerca e sperimentazione musicale”. Il trio guidato da Edmondo Romano con la pianista slovena Tina Omerzo e il chitarrista Luca Falomi viaggia in un
ambiente sonoro che spazia dal jazz al popolare all’innovazione, dando prova di profonda conoscenza della materia, di capacità tecniche e soprattutto di estrema fantasia, passando dalla musica turca alla poesia slovena, unendo la musica di derivazione mediorientale a composizioni nuove con grande semplicità. Una serata ottima, che avrebbe meritato un pubblico più numeroso, bloccato forse dalla pioggia e dal conseguente spostamento nella pur accogliente Casa di Quartiere. Pubblico che invece è accorso numeroso per la seconda serata riempiendo Piazza Santa Maria di Castello, cuore del quartiere più antico e popolare di Alessandria, dove si svolge la festa di Borgo Rovereto, di cui la rassegna Sguardi fa parte. Dedicata al Premio Betti Zambruno, la serata non poteva che essere aperta dai Tre Martelli, alfieri della riscoperta della musica folk piemontese e prossimi ai 50 anni di carriera. Per il pubblico alessandrino che ben li conosce, il loro set non ha riservato grandi sorprese, passando da brani ormai classici del loro repertorio come “E Cavour”, “Fior di Tomba” e
“Galantone”, regalando però una composizione inedita, “La steila an sël brich”, un valzer composto proprio in ricordo di Betti Zambruno e mai eseguito in pubblico, chiudendo il set con la sempre coinvolgente Guarda la luna. Il Premio Betti Zambruno per nuovi linguaggi nella musica tradizionale popolare è andato ai liguri Ponente Folk Legacy, trio composto da Davide Baglietto (cornamusa, flauti, chitarra), Emmanuel Biamonti (flauti, bodhràn) e Luca Schiappacasse (chitarra e mandolino), interpreti di un repertorio popolare eseguito con rispetto ma senza timore, colorandolo con suoni blues e orientali, riarrangiando a polka canti tradizionali solo vocali, unendoli a brani originali composti anche musicando poesie dialettali. Per la chiusura della serata sale sul palco di Sguardi la bravissima Tosca, per ricevere il Premio Betti Zambruno alla carriera. Interprete di un repertorio che ha saputo realmente viaggiare nella musica
popolare di tutti i continenti, la cantante, accompagnata da Giovanna Famulari (pianoforte e violoncello) e Massimo De Lorenzi (chitarra) ha conquistato il pubblico alessandrino con pezzi di bravura quali “Vai Saudade - Um a zero”, una versione virata samba di “Piazza grande”, classici della musica napoletana come I te voglio bene assaje e tammurriate scatenate, chiudendo con una versione intima e intensa di “Ho amato tutto”, per tornare infine sul palco acclamata dal pubblico per due bis non previsti, la splendida dichiarazione d’amore di “Giuramento” e una delle più antiche serenate popolari romane, “Serenata de paradiso”. Ottima chiusura per questa nuova rassegna che ci auguriamo possa crescere nei prossimi anni, per ricordare Betti Zambruno e Roberta Alloisio, per mantenere viva la musica popolare, e per dare una nuova occasione di crescita culturale alla città. 
 

Giorgio Zito

Foto e video di Giorgio Zito

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