Artisti Vari – Music is Love - A concert celebrating the music of David Crosby (Route 61 Music, 2024)

Figura centrale della storia del rock americano, David Crosby ne ha attraversato da protagonista le fasi cruciali tra gli anni Sessanta e Settanta, ma soprattutto ha incarnato nel profondo lo spirito, i sogni e le utopie di una generazione. Dopo aver mosso i primi passi sulla scena musicale del Greenwich Village a New York, fondò i Byrds con Roger McGuinn e Gene Clark, dando vita alla rivoluzione del folk-rock con la versione elettrica di “Mr. Tamburine Man” di Bob Dylan e dischi come “Fifth Dimension”, “Younger than Yesterday” e “The Notorious Byrd Brother”. La consacrazione arrivò, però, al fianco Stephen Stills e Graham Nash con i quali diede alle stampe dischi epocali come “Crosby, Stills & Nash” del 1969 in cui brillano “Long Time Gone” e “Guinnevere” e “Déjà vu” del 1970 che ha segnato l’allargamento del trio in supergruppo con l’ingresso di Neil Young e nel quale spiccava la sua “Almost Cut My Hair”. L’ultimo acuto di quella stagione irripetibile fu il suo bellissimo e visionario album di debutto “If I Could Only Remember My Name” del 1971 a cui seguirono anni sempre più difficili, durante i quali non mancarono album pregevoli ora in duo con Graham Nash (“Wind on the Water” del 1975) ora con il trio al completo (“CSN” del 1977) ma che furono segnati dalla dipendenza dalla droga, problemi con il fisco americano e l’esperienza del carcere in Texas. Tra successi e crisi profonde, ascese e cadute rovinose, nel corso della sua carriera non ha mai smesso di regalare emozioni, non solo per il suo songwriting denso di lirismo, ma anche per la peculiare tecnica chitarristica, l’inconfondibile timbro vocale e la straordinaria capacità di creare armonie vocali. Nonostante i problemi di salute dovuti agli eccessi, è riuscito sempre a rialzarsi, giungendo all’ennesima rinascita all’alba del nuovo millennio con la bella avventura con C.P.R., la reunion in duo con Graham Nash con l’elegantissimo “Crosby & Nash” del 2004, e il “Freedom of Speech Tour” con CSN&Y documentato dal live “Déjà Vu Live” del 2008. Nell’ultimo decennio, poi, ha continuato ad andare in tour e pubblicare album, regalandoci opere di grande spessore come “Croz” del 2014, “Sky Trails” del 2017 e il più recente “For Free” del 2021. Così, quando il 18 gennaio 2023, si è diffusa la notizia della sua scomparsa, il vuoto è sembrato essere da subito enorme ed incolmabile. Sull’onda dell’emozione, nell’estate del 2023, il nucleo storico di Wooden Nickel, storica fanzine dedicata a CSN&Y, ha deciso di rendergli omaggio con organizzando un concerto che, il 7 ottobre 2023 sul palco del Mammut Live Club di Roma, ha visto protagoniste due band Rawstars e Déjà Vu Band, guidate rispettivamente da Francesco Lucarelli, Claudio Maffei e Stefano Frollano, a cui si sono aggiunti il cantante e pianista romano Joe Slomp e gli ospiti speciali Jeff Pevar e Marcus Eaton, eccellenti chitarristi già al fianco di David Crosby. Il risultato è stato uno evento indimenticabile in cui artisti dai background musicali differenti hanno riletto i brani del repertorio del cantautore americano, spaziando dalla produzione con i Byrds a Crosby, Stills, Nash & Young per toccare gli album come solista, il tutto impreziosito dalle rispettive cifre stilistiche. A documentare quella serata è “Music is love: a celebration of the music of David Crosby”, terzo volume della serie “Live from the Archives” dell’etichetta romana Route 61 e che raccoglie una selezione di tredici brani suonati durante il concerto, conservando l’atmosfera e le vibranti emozioni del palco. L’eccellente registrazione consente di cogliere ogni sfumatura delle esecuzioni dei vari brani, il dialogo tra le chitarre, i perfetti incastri strumentali e quelli ritmici, ma soprattutto la passione profusa da ogni musicista. Non trascurabile è anche la loro profonda conoscenza del repertorio di Crosby, ma certamente non si può negare che siamo di fronte ad un vero e proprio atto d’amore. Si parte con una superba “Long Time Gone” cantata da Jeff Pevar e Claudio Maffei ed impreziosita dalla chitarra di Stefano Frollano e dall’organo di Luciano Gargiulo. Si prosegue con le atmosfere elettroacustiche di “The Lee Shore” con Claudio Maffei alla voce e “Little Blind Fish” dal songbook di C.P.R. cantata da Jeff Pevar, per giungere a quel gioiellino che è “Slice Of Time” che Marcus Eaton pennella con eleganza e trasporto. Se Joe Slomp è protagonista della pianistica “River Rise”, Marcus Eaton interpreta magistralmente “Track In The Dust” in un incanto acustico incorniciato dalle perfette armonie vocali. Dal repertorio dei Byrds arriva una brillante resa di “Triad” tutta giocata in crescendo dall’acustico all’elettrico della lunga coda strumentale in cui si danno battaglia le chitarre di Jeff Pevar e Claudio Maffei. La raffinata “Homeward Through The Haze” e la gustosa “Find a heart” fanno da preludio alla splendida “Delta” con il climax guidato dalle voci e dall’hammond, ma c’è ancora tempo per le emozioni con Marcus Eaton che incanta con “Bittersweet” dal repertorio di Crosby & Nash e sugellata da un magistrale solo di chitarra di Jeff Pevar. Il vertice di tutto il disco arriva sul finale con la perfetta versione del capolavoro “Almost Cut my Hair” e “It’s All Coming Back To Me Now” entrambe eseguite con rara intensità. Insomma, “Music is Love - A concert celebrating the music of David Crosby” non è un semplice disco tributo, ma è piuttosto un documento prezioso di una serata indimenticabile per celebrare la musica di un artista che è stato e sarà fonte inesauribile di ispirazione. 


Salvatore Esposito

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