Amsterdam Klezmer Band – Bomba Pop (Vetnasj Records, 2024)

Formazione olandese con alle spalle cinque lustri di onorato percorso artistico, la Amsterdam Klezmer Band prende vita tra strade e conservatori dall’incontro tra Alec Kopyt (voce e percussioni), Job Chajes (sassofono contralto e voce), Janfie van Strien (clarinetto e percussioni), Gijs Levelt (tromba), Joop van der Linden (trombone e chitarra), Jasper de Beer (contrabasso, banjo e cori) e Theo van Tol (fisarmonica), sette strumentisti dal diverso background musicale, ma accomunati dal desiderio di riattualizzare la musica klezmer. Negli anni, il gruppo ha ampliato costantemente il raggio della propria ricerca sonora, segnalandosi tanto per l’intensa attività live, costellata dalle partecipazioni ai principali festival europei, quanto per la produzione discografica con ben diciotto album all’attivo. Dopo la prematura scomparsa lo scorso anno di Theo van Tol, sostituito da Ellen van Vliet, la band non si è persa d’animo, ma anzi ha rilanciato dando vita al progetto didattico della Amsterdam Klezmer Academy, realizzato con il sostegno di AFK e che si è sostanziato nella pubblicazione di un volume con una raccolta di spartiti e un sito internet con tutorial, tablature per tutti gli strumenti, nonché la possibilità di contattare i membri del gruppo per lezioni individuali e workshop. Parallelamente, è tornata anche in studio per incidere un nuovo album con la collaborazione con Ulf Lindemann aka Dunkelbunt, pianista, DJ e produttore tedesco di base a Vienna, con il quale avevano lavorato già in passato per i remix di “Naie Chuppe” e “Chassid in Amsterdam”, realizzati sull’onda del Balkan Beat degli anni zero. È nato, così, “Bomba Pop”, disco nel quale hanno raccolto dodici brani che proiettano la tradizione klezmer verso il futuro tra incroci ed attraversamenti sonori con musica balcanica, ska, jazz, pop e hip hop, il tutto dalla loro ormai inconfondibile cifra stilistica e da una carica di energia senza pari. Durante l’ascolto, a colpire è senza dubbio la loro grammatica compositiva, le cui radici sono ben piantate nella tradizione, ma nello stesso tempo si apre ad eclettici cambi di direzione. Ad aprire il disco sono la travolgente “Do It In Amsterdam” che intreccia klezmer e cumbia in un mix esplosivo, e l’irresistibile strumentale drum & bas di “Choices and Consequences”. Si cambia direzione e si va verso i territori dello swing con “Bomba” con il testo firmato da Kopyt e le voci di Elisabeth Neunteufl e Aliosha Biz a svelarci una ulteriore declinazione dell’universo sonoro del gruppo. Se “Joey's Hora” è omaggio alle radici klezmer che dalle atmosfere sofferte e malinconiche delle battute iniziali cresce lentamente fino all’imprevedibile climax finale tutto da ballare. Gli arditi incastri tra rock, musica turca e pop di “Fire”, cantata dalla cantante canadese Brenna MacCrimmon ci introducono al breve frammento strumentale di “Jasper's Dance” che evoca lontani paesaggi orientali e alla scoppiettante “On Mala”, brano dalla struttura balkan nato dalla collaborazione tra Alec Kopyt e Katja Poltavets e Ellen van Vliet che così ha voluto rendere omaggio all’indimenticato Theo van Tol. Incontriamo, poi, i ritmi in levare di “Sirens of Amsterdam” in cui determinante ci sembra il contributo dell’elettronica di Dunkelbunt che si sposa brillantemente con la sezione di fiati, mentre “Photophobia” e “A Greater Plan” firmata da Job Chajes alzano il tasso energetico del disco. Il vertice del disco arriva con la sinuosa ed ipnotica “MesafeSofi”, scritta da Janfie van Strien e Dunkelbunt, e in cui ritroviamo la voce di Brenna McCrimmon. L’introspettivo strumentale “The Journey And The Traveller” è un altro ricordo accorato di Van Tol e completa un album folle nel suo eclettismo e geniale nella sua realizzazione, che promette di regalare all’ascoltare un bel po’ di sano divertimento. Da non perdere saranno certamente in concerti che la Amsterdam Klezmer Band terrà a breve in Italia, il 15 marzo a Ferrara in Piazza Castella, il 17 a Parma al Parco della Cittadella e il 16 a Bologna in Piazza Lucio Dalla per Irlanda in Festa. 


Salvatore Esposito

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