Oriane Lacaille – iViV (Ignatud, 2023)

La cantautrice e percussionista Oriane Lacaille ha pubblicato “iViV”, il suo primo album solo. Nata in Francia e fortemente attratta dalla musica delle sue origini familiari, l’isola de La Réunion – crogiuolo di culture con popolazioni provenienti da Madagascar, Europa, India ed Africa –, figlia del fisarmonicista Renè Lacaille che negli anni Settanta ha rivoluzionato i generi musicali isolani del maloya e del sèga insieme a Daniel Waro e Alain Péters, con lei si è finalmente infranto il tabù della preclusione all’attività di musicista per le donne, imposto rigidamente fino alla generazione precedente. Cresciuta in una famiglia musicale, appassionata di percussioni già da bambina, la Lacaille ha successivamente scoperto anche il canto, l’ukulele e l’aouicha, strumento della tradizione gnawa simile al guembri. Dopo aver suonato con il padre in giro per il mondo, Oriane ha dato vita alle formazioni Titi Zaro (con Coline Linder) e Bonbon Vodou (con JereM Boucris); il suo primo EP è stato pubblicato nel 2022 per la raccolta “Hear my voice” dall’etichetta Beating Drum di Piers Faccini (che è anche presente in “iViV” con voce e chitarra nella terza traccia “Li Bat”). Compagni di viaggio della Lacaille sono Héloïse Divilly al canto e alle percussioni and Yann-Lou Bertrand al contrabbasso, alla tromba e al flauto traverso, accanto a questi amici intimi anche alcuni ispirati ospiti: oltre al già menzionato Piers Faccini, Leyla McCalla al canto e al violoncello, Laura Cahen al canto e chitarra, Loy Ehrlich al guembri ed il padre René Lacaille alla fisarmonica, Freddy Boisliveau alla chitarra dobro, banjo e chitarra e JereM Boucris ai cori. “iViV” (“vive” in creolo) rappresenta l’incontro di mondi diversi, quello fascinoso francese, quello raffinato del jazz, quello viscerale ed arcaico del maloya, un genere musicale imperniato sull’uso di percussioni e canto, riconducibile ai discendenti degli schiavi che lavoravano nelle piantagioni di canna da zucchero, inglobando elementi musicali provenienti dal composito contesto multi-etnico. Espressione di questi due mondi, anche i testi che sono in francese e in lingua creola. Con grande dolcezza Oriane accompagna l’ascoltatore tra le undici tracce dell’album in un percorso fatto di ritmi, intimità e ricercatezza. Con “Je Suis La Fleur Qui Ne Poussera Jamais” in cui il testo racconta un sogno, si parte con un’intro percussiva raffinata e soft. Tromba e contrabbasso contribuiscono ad un’atmosfera rarefatta e onirica. La ritmata “Kaf do lo” racconta di un pescatore dell’Oceano Indiano rappresentato come mezzo uomo-mezzo pesce accompagnato dalla suggestione e dal ritmo de La Réunion e da chitarre blues. Intrigante e brumosa “Li Bat” con Piers Faccini ed un testo sulla violenza in casa sulle donne e i bambini vede voci e gli interventi di aouicha, tromba, contrabbasso, percussioni e ancora chitarra blues. Dopo la ritmata “L’unique mot” segue “iViV” in un ambiente ovattato e sognante in cui si elencano le meraviglie dell’isola de La Réunion, dagli strumenti musicali ai luoghi, dalle persone alle pietanze con la violoncellista e cantante statunitense Leyla McCalla di origini haitiane. Composta dall’ensemble è “Aouicha dancefloor” con percussioni incalzanti, voci e flauto. La delicata e malinconica “Flèr” con Laura Cahen alla voce e chitarra, narra il punto di vista di un fiore di campo che viene raccolto per essere collocato in un bouquet. Nell’ossessiva “Lam La Mer” featuring Renè Lacaille e Loy Ehrlich, si ascoltano una vibrante fisarmonica e il basso guembri all’unisono con la voce, in essa si parla dei rifugiati che affrontano il mare, paragonandoli agli schiavi di una volta. Al vivace, gioioso, ritmato séga “Ride” che racconta l’età delle rughe, segue la melodica “Timo”, maloya scritto dopo la perdita di un amico. “Mi Pans Aou” è una canzone d’amore che si conclude e chiude l’album con battiti di mani. “iViV” è la nitidezza della voce cristallina di Oriane Lacaille messa in risalto da arrangiamenti scarni e magnetici, da un’atmosfera di dolcezza e dalla pulsante ritmica, è un raffinato, gradevole, brillante momento d’incontro di culture e mondi. orianelacaille.bandcamp.com/album/iviv 


Carla Visca

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