Lenhart Tapes – Dens (Glitterbeat Records, 2023)

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“Dens” nasce dalla collaborazione creativa del manipolatore di cassette Vladimir Lenhart e dell’etnomusicologa Tijana Stanković, che propongono una rivisitazione di musiche tradizionali serbe, slovacche e gorani – il gruppo etno-religioso slavo di religione musulmana che abita il Kosovo e l’Albania – trapiantate su un panorama sonoro che mescola industrial, noise, punk ed elementi dell’hip-hop. Lenhart è un vero e proprio mago dell’alterazione dei nastri. Dalla sua passione per l’audiocassetta, da cui estrae loop, sample e melodie, nasce il sound da lui definito ethno-noise, un’etichetta interessante seppur per certi aspetti problematica, ma sicuramente efficacissima ad inquadrare lo stile nel panorama world, e soprattutto quello della sua stessa etichetta Glitterbeat Records. C’è infatti una continuità di intenzioni in molti progetti di produttori e DJ che rivestono sonorità tradizionali servendosi di tecnologie musicali moderne, come Ammar 808 e Faizal Mostrixx. La sua storia, tuttavia, è personale e ben meno recente della produzione della sua etichetta. La passione per le musiche dei Balcani risale dall’infanzia spesa ad ascoltare il nonno, interprete di canzoni folk slovacche negli anni ’50. Ed è a dare una direzione a quest’infatuazione generazionale che entra in gioco Tijana Stanković, etnomusicologa, musicista, curatrice musicale a Radio Belgrado e,
soprattutto, esperta con conoscenza enciclopedica di questi repertori. Violinista e cantante, Tijana è parte attiva della lineup del disco, affiancata dalle cantanti Svetlana Spajić e Zoja Borovčanin con cui traccia la linea che connette “Dens” al mondo della tradizione. Il canto è infatti l’elemento più fedele alle musiche tradizionali dei Balcani, non solo perché racchiude in sé le melodie ed i testi della tradizione, ma anche perché mantiene timbrica, armonizzazione e intensità delle stesse. Attorno alle voci si muove lentamente il groove scuro dei beat di Lenhart, sostenuto da un ensemble di altri strumentisti che compaiono quando serve ad arricchire il sound del disco. Le sonorità dell’album sono molteplici, ma si preferisce un panorama minore, a tratti lento e ad altri incalzante, terreno florido per la sperimentazione noise e industrial. Gli esempi più espliciti sono forse le tracce “Mejremo”, un lento dominato da voci echeggianti e dal sassofono, e “Kuje je dejčeno”, brano che ruota strumentalmente attorno a dissonanza,
sperimentazione effettistica e stratificazione sonora. Altri brani sono invece più incalzanti: “Vodu brala” e “Džamahirija” si innalzano sulla loro costruzione ritmica trascinante che pervade il brano intero seppur con differenti vocazioni emotive. Il brano più interessante però è “Starala sa”, dove una notevole performance vocale si intreccia, mescola, e infine perde in un marasma caotico di suoni e distorsioni. “Dens” è un buon disco che propone una reinterpretazione di musiche tradizionale molto in linea con l’operato di Glitterbeat Records. Canzoni balcaniche si trovano catapultate e rimmaginate nel mondo elettronico dell’industrial e della noise, con uno stile coerente ed interessante. Volendo cercare il pelo nell’uovo ci si potrebbe aspettare più varietà e sperimentazione a livello strutturale e di arrangiamento, “Starala sa” è un’eccezione riuscita perfettamente che può lasciare l’ascoltatore in attesa di altre variazioni sul genere. Fortunatamente il viaggio discografico di Lenhart Tapes è solo agli inizi, e attenderemo con interesse progetti futuri e ulteriori rivisitazioni. lenhartapes.bandcamp.com/album/dens


Edoardo Marcarini

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