Johanna Juhola – A Brighter Future (Nordic Note, 2023)

Imbraccia una fisarmonica free bass 5 file (Pigini, di costruzione italiana) Johanna Juhola, virtuosa che trascende con sicurezza i confini di stile e di genere combinando tango e tradizione popolare da ballo, con strizzate d’occhio al pop. La biografia ci dice che si è formata all’Accademia Sibelius di Helsinki e che è ben nota nella scena musicale finlandese in virtù del suo coinvolgimento con band come Tango-orkesteri Unto, Las Chicas del Tango, Troka e Spontaani Vire e delle collaborazioni in coppia con Timo Alakotila, Pekka Kuusisto e Milla Viljamaa; è autrice di musica per teatro, circo, film e televisione, oltre, naturalmente, a portare avanti i suoi progetti solisti. Nel 2007 la sua “Fantasiatango” aprì l'Eurovision Song Contest di Helsinki; la composizione diede il nome al suo secondo album solista del 2010, cui hanno fatto seguito “Fantasiatango 2” (2012) e “Diivan jäljet” (2018). Nel 2020 Johanna è stata nominata “artista dell’anno” agli Ethnogala, i premi della musica popolare finlandese, e l’anno successivo è stata nominata nella categoria “attore internazionale dell'anno”. Nel 2022 ha vinto lo NPU, il premio dei compositori nordici. In Italia l’abbiamo conosciuta fin dal 2010 grazie al cartellone di “Itinerari Folk” di Trento, per decenni palcoscenico di grande musica di matrice trad & world; nel luglio 2023 è stata di scena al Festival Musicastrada con la violinista Lena Jonsson. “A Brighter Future” è il suo quinto album, pubblicato per la tedesca Nordic Notes, in cui alla guida di un sestetto si muove con libertà tra territori folk, con innesti pop e di elettronica. Con Johanna suonano Oona Sinkko (harmonium e piano), Sara Puljula (contrabbasso), Juuso Hannukainen (percussioni), Roope Aarnio (chitarra), il sound designer Teemu Korpipää (campionamenti e programmazione) e Venla Ilona Blom (voce nella traccia 7). Quella di Juhola è musica descrittiva, visionaria e cinematica, che inizia di gran carriera con la vivacissima, danzante “Training Montage Quadrille”. Seguono “Pachinko Sensei” e "Elektroniikkakerho – Electronics Club”, due motivi molto orecchiabili melodicamente nei quali, però, la componente elettronica tende ad appiattire la verve compositiva di un’artista che è sempre suo agio tra guizzi, progressioni e cambi di tonalità. Tocca a “Lähiökesä (Suburban summer)” rimettere le cose a posto puntando su una vena malinconica. Parte lenta anche “Alarm” per poi mutarsi in un tango: il tema è stato concepito per una performance di teatro-danza. Gustosa “Micro Wave + House Band”, compreso il video che l’accompagna. La title track si muove leggera a tempo di schottische e vede l’intervento canoro di Venla Ilona Blom della band Tuuletar, mentre la conclusiva “Viimeiset Jamit – The Last Jam Session” offre ancora una melodia avvincente. Sicuro controllo del mezzo tecnico, una composita vena creativa, una certa sfacciataggine nel giocare con i diversi mood e un non celato ottimismo verso un “futuro più luminoso”. 


Ciro De Rosa

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