Wilson das Neves – Senzala e Favela (FundiSom, 2023)

26 agosto 2023: sei anni senza Wilson da Neves. Nato a Rio de Janeiro nel 1936, per quasi settant’anni la sua batteria ha dato forma al meglio della musica brasiliana e a oltre ottocento dischi. “Conservo il suo numero nel mio telefono pensando che Wilson mi chiamerà – dice oggi Emicida - Ho imparato molto da lui, in particolare: ‘una sigaretta è facile da rompere, un pacchetto è più difficile: restate uniti’. Suonare in ‘Senzala e Favela’ è un modo per dire grazie a questo grande maestro e dimostrare che siamo rimasti uniti”. Nel documentario “AmarElo - É Tudo pra Ontem”, Emicida ci offre la misura del ruolo di Wilson da Neves per le nuove generazioni ricordando le sue incertezze di rapper nell’accostarsi al samba per un ascolto più profondo: quale dischi scegliere? In breve scoprì che tutti quelli che lo catturavano avevano lo stesso batterista, Wilson da Neves. Non ancora trentenne, ma già con una carriera impressionante alle spalle, nel 1965 è con Elza Soares in “Elza Soares, Baterista: Wilson das Neves” e registra il primo LP a suo nome “Juventude 2000”. Nel 1969 seguiranno “Som Quente É o das Neves”, per la Polydor e, l'anno successivo, “Samba Tropi - Até aí morreu Neves” (Elenco/Philips), arrangiati da Erlon Chaves. Nei primi anni Settanta è con Elis Regina, Egberto Gismonti, Wilson Simonal, Elizeth Cardoso, Roberto Carlos, Francis Hime, Taiguara e Sérgio Sampaio e, nel 1975, in “Lugar Comum” di João Donato. "Senzala e Favela" ha cominciato a prendere forma sei anni fa. Il 28 agosto Wilson da Neves sarebbe dovuto entrare in studio per registrare il suo ultimo album, dedicato alla storia degli afrobrasiliani, alle profonde disuguaglianze che hanno segnato e segnano il Brasile. “Senzala e Favela” è un chiaro messaggio antirazzista. Ci ha pensato Alexandre Segundo a curare le registrazioni delle diciotto canzoni che percorrono insieme la traiettoria musicale del batterista e le vicende sociali del suo Paese. Il brano che dà il titolo all’album avrebbe dovuto essere cantato da Chico Buarque e dallo stesso Wilson das Neves. Emicida aveva già ricevuto una cassetta, inviata da Wilson das Neves, che conteneva la melodia della canzone: morto Wilson, sia per il tipo di messaggio, sia per l'amicizia sorta tra i due, scegliere Emicida come partner di Chico Buarque per la canzone è apparso naturale. Proprio questo singolo ha annunciato l’album attraverso le piattaforme di streaming a fine di marzo, raggiunto a fine aprile dagli altri diciassette brani, di cui tredici inediti, e varie collaborazioni con Paulo César Pinheiro, tutti presentati per la prima volta dal vivo in questa veste al Teatro Municipal di Rio de Janeiro, il 9 maggio. La produzione musicale è stata affidata a Alexandre Kassin e Jorge Helder e conta ospiti stellari per gli arrangiamenti, i testi, gli strumenti e le voci: da Áurea Martins (“Luz de candeeiro” e “Embarcação”) a Zeca Pagodinho (“Sem porto”), passando per Maria Rita (“Traço de giz”), Ney Matogrosso (“Um novo amor chegou”), Roberta Sá (“Transitória”), Fabiana Cozza (“Duas vozes”), Seu Jorge (“Que beleza de nega”), Marcelo D2 e BNegão (“O dia em que o morro descer e não for carnaval”), Moyseis Marques (“Café com leite”), Rodrigo Amarante (“O que é carnaval”), Cláudio Jorge e Pretinho da Serrinha (“Do que é capaz o tambor e o agogô”), Ze Renato (“Vou sair daqui”), Moacyr Luz, Gabriel Cavalcante, Paulo César Pinheiro, André Tandeta, Jaques Morelenbaum, Zé Carlos Bigorna, Marlon Sette, Cristovão Bastos, João Lyra, Paulão Sete Cordas, Thiago Delegado e la Velha Guarda da Império Serrano. 


Alessio Surian

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