Omara Portuondo – Vida (One World Records, 2023)

Dopo una carriera artistica iniziata circa mezzo secolo prima, nel 1997 Omara Portuondo ed altri musicisti cubani tra i quali Compay Segundo, Eliades Ochoa, Rubèn Gonzalez e Ibrahim Herrera, pubblicarono, anche grazie alla produzione del chitarrista statunitense Ry Cooder, il celeberrimo album “Buena Vista Social Club”, cui seguì l’omonimo film, insigniti di numerosissimi riconoscimenti internazionali, che restituirono visibilità al son cubano riportandolo, per diversi motivi, a un livello di popolarità mondiale. Oggi, ad oltre 90 anni, dopo il duro periodo della pandemia, per sottolineare un momento cruciale della storia umana, Omara ha deciso di proporre, filtrato dalla sua umanità e sensibilità, l’album “Vida” (il trentottesimo!) in cui sono raccolti brani latino-americani ispirati al senso della vita. Il repertorio, selezionato insieme al figlio Ariel Jimenez che è anche il produttore dell’album con Gaby Moreno, è sicuramente di grande interesse per gli appassionati della musica cubana e dell’America Latina degli ultimi cinquanta anni. A questo solare viaggio, animato dalla sua incredibile energia, ha invitato a partecipare illustri ospiti. Nell’album, come si potrà facilmente intuire, il tema centrale è l’omaggio alla vita a cui la Portuondo imprime la sua visione ottimistica e positiva. “Vida” si apre con il suadente “Bolero a la vida” in cui Omara duetta con la guatemalteca Gaby Moreno, creando un bell’impasto sonoro tra le due diverse voci, quella espressiva e calda della Portuondo e quella seduttiva della Moreno, e il dialogo tra la chitarra ed il cuatro venezolano. Nei versi della canzone “Vida siempre te voy amar” si racchiude il senso dell’album. Sono proposte in memoria degli amici persi a causa del Covid-19 la seconda traccia, la dolcissima, immortale melodia di “Silencio” (feat. Andy Montañez), che si svolge tra quartetto d’archi, chitarra, arpa e percussioni vellutate, e la quarta – ricca di suggestioni – dall’atmosfera jazz e dissonante “Duele”, cantata dalla calda voce di Omara, accompagnata solo dal pianoforte di Gonzalo Rubalcaba. “Lo que me queda por vivir” (con Il cantante spagnolo Raphael) con l’arrangiamento e l’accompagnamento dell’Orquesta Failde, rappresenta un omaggio alle battaglie e alla bellezza della vita e, insieme a “Como la cigarra”, interpretata con la cantante peruviana Susana Baca, costituiscono due grandi classici, dove prevale l’atmosfera delle grandi orchestre. “Me toca” in duetto con Carlos Rivera, in sesta posizione, è un invito alla vita e all’espressione della felicità, mentre la successiva “Se feliz” con Keb' Mo’ alla chitarra elettrica, inneggia dolcemente all’allegria. L’assassinio di George Floyd, l’uomo afroamericano assassinato nel 2020 da un agente di polizia a Minneapolis, durante un arresto effettuato dopo che un commesso di un negozio sospettò che Floyd avesse usato una banconota da venti dollari contraffatta, ha provocato in Omara molta tristezza e il desiderio di cantare di nuovo “Now”, la canzone degli anni ’60, originariamente eseguita da Lena Horne, e resa famosa negli anni ‘70 dalla stessa Portuondo. “Now” è l’unico brano dell’album cantato in inglese, utilizzato dal movimento per i diritti civili principalmente contro la discriminazione contro gli afroamericani negli Stati Uniti e ispirato alla melodia della canzone popolare ebraica “Hava Nahila”. “Now” era anche l’unica canzone in inglese che poteva essere trasmessa alla radio cubana. “Honrar la vida” vede la partecipazione di Rubén Blades ed è accompagnata da chitarra, viola, violini e violoncello. “Gracias a la vida”, capolavoro della cantautrice cilena Violeta Parra, è aperta dalle percussioni e dalla voce di Omara, prosegue con un arrangiamento minimalista per charango e ukulele, la voce modulata di Natalia Lafourcade si affianca a quella di Portuondo, con un finale affidato a quenas e zamponas. A concludere l’album è “Con 2 que se quieran” (feat. Amaury Perez e Alexander Abreu), un altro brano orchestrale, solare e vitale. La successione dei brani alterna sapientemente ambientazioni diverse. Allo stesso tempo, ognuna di queste canzoni presa singolarmente, risulta indimenticabile per chi ascolta. “Vida” di Omara Portuondo è senza dubbio un grande album dalle atmosfere melodiche, calde e raffinate, da ascoltare e riascoltare per immergersi pienamente nel fiume della vita in uno stato di vibrante grazia. 


Carla Visca

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