Mare e Miniere XVI Edizione. Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare, Vecchia Tonnara Su Pranu, Portoscuso (Sud Sardegna), 20 - 25 giugno 2023

Valorizzare la musica tradizionale italiana, ed in particolare quella sarda, e dare nuova centralità ad un territorio di rara bellezza come il Sulcis Iglesiente: sono queste le coordinate su cui, da sedici edizioni, si muove Mare e Miniere, rassegna itinerante unica nel suo genere che, negli anni, è diventata uno degli appuntamenti estivi più seguiti da appassionati, musicisti e addetti ai lavori. Come media partner ne abbiamo condiviso la mission, lo spirito e le linee progettuali, e questo ci ha consentito di osservarne da vicino il percorso compiuto sin ora. In retrospettiva, non possiamo non sottolineare come questa rassegna sia riuscita ad evolversi e a rinnovarsi costantemente, non solo preservando le sue unicità, ma anzi accrescendo sia la proposta artistica che quella formativa. In questo senso, l’associazione culturale ElenaLeddaVox e il direttore artistico Mauro Palmas, sono riusciti non solo a far fronte alle diverse criticità (economiche e logistiche) che si sono trovati ad affrontare nella pianificazione dei diversi eventi, ma anche a fare di necessità virtù introducendo, di anno in anno, importanti novità come la creazione dell’Orchestra Poco Stabile, ensemble composto in larga parte dai musicisti/didatti e che di volta in volta accompagnano le esibizioni degli ospiti musicali, e l’avvio della fortunata collaborazione con l’associazione Il Baule dei Suoni, guidata da Giulia Cavicchioni che ha curato il
laboratorio di musica per bambini. Mare e Miniere, però, è qualcosa di più che un semplice festival, ma è piuttosto un laboratorio militante di resistenza culturale che fa da incubatore a giovani talenti e produzioni originali, ma anche ad eventi unici che, ogni anno, costellano la sua programmazione. Momento centrale del festival è, come di consueto, la settimana dei Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare che, quest’anno, si è tenuta dal 20 al 25 giugno a Portoscuso nella Vecchia Tonnara Su Pranu, ormai luogo dell’anima della rassegna. Oltre cento, tra appassionati e musicisti più esperti, provenienti da tutta Europa, hanno affollato i diversi stage sotto la guida di un corpo docente di primissimo livello come il maestro di launeddas Luigi Lai, Mauro Palmas (mandola e liuto cantabile), Marcello Peghin (chitarra), Alessandro Foresti (canto corale), Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Riccardo Tesi (organetto diatonico), Andrea Piccioni (tamburi a cornice), Silvano Lobina (musica d’insieme), Tenore e Cuncordu di Orosei (canto a tenore), la cantante keniota Claudia Masika e il percussionista svizzero Willi Hauenstein (canti e percussioni africane), Manu Théron
e Damien Toumi ovvero il Duo Lavoà Lapò (canti occitani della Provenza) e Giulia Cavicchioni (il laboratorio di musiche del mondo per bambini). Ulteriore unicità dei laboratori di Mare e Miniere risiede nell’approccio didattico che consente ai partecipanti, siano essi musicisti già formati o semplici appassionati, di studiare la musica tradizionale da una prospettiva nuova, approfondendo tecniche vocali e strumentali a stretto contatto con gli insegnanti, dando vita insieme al concerto conclusivo. Il programma formativo, con due sessioni di studio e prove al mattino e al pomeriggio, è stato accompagnato dal ricco cartellone di eventi serali che si è aperto martedì 20 giugno con lo splendido concerto in solo di Paolo Angeli che, con la sua chitarra sarda preparata, ha regalato al pubblico un viaggio nel suo universo musicale, spaziando tra le composizioni dell’ultimo album “Níjar”, passando per l’apprezzato “Rade” e toccare “Jar’a”. Sul palco la sua musica acquista ancor più intensità e profondità, facendo emergere tutta la potenza evocativa dei suoi brani nei quali si intrecciano tradizione e contemporaneità. A seguire, sono saliti sul palco Sos cantadores Gianni Denanni e Daniele Giallara, con Nino Manca alla chitarra e
Graziano Caddeo alla fisarmonica, che hanno proposto alcuni dei brani "della gara", il cantu in re, nuoresa e mutos, oltre ad alcuni "classici" dei repertori del canto logudorese e gallurese, raccogliendo grande apprezzamento da parte del pubblico. Mercoledì 21 giugno è andato in scena il nuovo allestimento del recital “La Via del Pepe. I Mercanti del Mediterraneo” su testo di Massimo Carlotto, interpretato da Simonetta Soro (voce narrante), Elena Ledda (voce), Mauro Palmas (liuto cantabile), Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso) e Marco Argiolas (clarinetto). Dipanandosi tra musica, canti e racconto, l’intreccio narrativo ripercorre le vicende del giovane Amal, naufragato sull’isola di Lampedusa, che diventano metafora per riflettere non solo sull’importanza storica e culturale degli interscambi commerciali sulle rotte del Mare Nostrum, ma anche per tornare sul problema mai risolto dei migranti che attraversano il mare alla ricerca di un futuro migliore. La terza serata, giovedì 22, ha visto protagonista in apertura il cantautore siciliano Kaballà, accompagnato dal pianista Antonio Vasta e dall’Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniere, per l’occasione composta da Mauro Palmas alla mandola, Marcello Peghin alla chitarra e Silvano Lobina al basso, con
Marco Argiolas ai clarinetti e sassofoni. Spaziando in lungo e in largo attraverso il suo songbook dall’esordio “Petra Lavica” del 1991 a composizioni più recenti, ancora inedite, Kaballà ha raccontato la sua terra e le sue radici, per soffermarsi poi su quegli addentellati letterari che hanno caratterizzato il suo approccio stilistico e compositivo. Ad impreziosire il tutto gli interventi dell’amico e conterraneo Mario Incudine con il quale ha concluso, tra gli applausi, una splendido set. La serata è proseguita con l’esibizione della cantante keniota Claudia Masika e del percussionista svizzero Willi Hauenstein, accompagnati dall’Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniere che ha messo in luce tutta la sua versatilità nel destreggiarsi magistralmente tra ritmi africani, soul e funk. Sin dalle prime note, la Masika ha catturato l’attenzione del pubblico con il suo entusiasmo contagioso e la sua voce intensa, mentre Hauenstein si è integrato perfettamente con l’orchestra imprimendo ai brani un potente groove. Venerdì 23 è stata la volta del Duo Lavoà Lapò, ovvero Manu Théron e Damien Toumi che hanno incrociato voci e percussioni per un immersione nella tradizione musicale occitana, spaziando dal repertorio sacro ai canti narrativi, passando per quelli di
protesta. Imperdibili le introduzioni ai vari brani di Théron che con grande verve affabulativa ha svelato tutta la ricchezza storica e poetica della musica delle valli occitane. Sul palco della Tonnara Su Pranu è salito, poi, Riccardo Tesi che, con la complicità dell’Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniere ha presentato i brani del nuovo disco “La Giusta Distanza” non senza qualche gustoso sguardo verso alcuni classici del suo repertorio come una elegantissima versione de “La valse a Pierre” dal formidabile “Cameristico” del 2013. Tra gli highlight della serata non possiamo non citare le belle versioni di “Sotto la cenere” e “Ballata di Una Madre” che hanno visto protagonista alla voce Elena Chiri, corsista dei Seminari e vincitrice della Call del progetto Generazione Trad. La serata di sabato 24 giugno si è aperta con il concerto dei giovanissimi allievi del Laboratorio diretto da Giulia Cavicchioni che, nell’arco di quattro giorni di corsi, hanno non solo familiarizzato per la prima volta con strumenti come violino e chitarre, ma sono riusciti a costruire una coinvolgente esibizione. Nella seconda parte della serata è stato, poi, presentato in anteprima il 
docu-film di Mare e Miniere per la regia Tommaso Mannoni e Mauro Palmas. È stata l’occasione per fare un salto nel tempo e tornare con i ricordi alle pagine più belle scritte da questo festival nell’arco di quindici edizioni, concerti di rara bellezza, momenti spesso irripetibili di grande musica che sono state cristallizzate magistralmente in una narrazione per immagini che lascia senza fiato. Insomma, un work in progress che è già una meraviglia e speriamo di vedere presto nella sua versione definitiva. Il concerto dei partecipanti ai corsi, andato in scena il 25 giugno ha concluso, come di consueto la settimana di Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare di Mare e Miniere. Un arrivederci in musica al prossimo anno e siamo certi che questa rassegna continuerà il suo cammino in crescendo, regalandoci ancora una potente dose di emozioni uniche. 

 

Salvatore Esposito

Foto di Salvatore Esposito

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