Svøbsk – Sorgenfri (GO’ Danish Folk Music, 2023)

“Sorgenfri”, del duo danese Svøbsk, ossia Maren Hallberg Larsen e Jørgen Dickmeiss, è un album dalla dimensione intima e familiare, in cui i motivi ispiratori e i protagonisti delle sue dieci tracce si trovano soprattutto nelle piccole case dell’isola di Funen (dove i due vivono), in un giardino, nella luce del primo mattino, nelle ricorrenze e nei componenti della famiglia di Maren e di Jørgen, coppia nella vita oltre che nella pratica musicale. I due si sono infatti conosciuti poco più di venti anni fa al Conservatorio di Odense, dove seguivano i corsi di musica folk e dove Maren Hallberg Larsen ha conseguito il diploma in fisarmonica classica e Jørgen Dickmeiss quello in violino, di cui è uno dei più apprezzati interpreti di Danimarca. Dal loro primo concerto come Svøbsk, nel 2003, attraverso alcuni album, concerti in Europa, Canada e India e collaborazioni con diversi altri musicisti (gli Svøbsk si esibiscono anche come quartetto) Larsen e Dickmess hanno perseguito l’idea di una musica in equilibrio tra tradizione e innovazione. In “Sorgenfri”, disco del loro anniversario come duo, tornano al punto di partenza del loro sodalizio: due musicisti uniti da una passione un destino condivisi. Tutto questo, insieme alla dimensione intima e familiare a cui sopra accennavamo, si coglie immediatamente all’ascolto, e viene confermato dalle brevi note che accompagnano ogni brano. “Sorgenfri” si apre con la crepuscolare “Torup”, la cui linea melodica è tratta da un brano che Dickmess ha trovato su un pianoforte verticale conservato in una minuscola casa del villaggio di Torup. ll successivo valzer lento “Den eneste ene” è stato scritto da Maren per Jørgen come regalo per le loro nozze di rame, mentre all’albero di mele che ogni primavera sembra rinascere e che fruttifica nel loro giardino è dedicata la solare “Æbletræt”. “Uptown Davinde” evoca l’atmosfera tranquilla e rilassata che supponiamo caratterizzi Davinde, il villaggio in cui il duo vive ed è stato registrato l’album. “Langfingrede” e un trillante pezzo il cui titolo significa “Dalle lunghe dita”, un’espressione danese per indicare una persona incline a rubare, ma che va intesa anche come l’usanza di prendere frammenti e pezzi da composizioni altrui per rievocare uno stile musicale, una pratica in passato diffusa e comune anche nella musica classica. “Hængepartier” è un ballabile dal carattere tanguero, composto per un’esibizione al Museo di Arte Vetraria di Ebeltoft. “Early bird”, dal sapore quasi nordamericano, è il risultato di un risveglio anticipato di Dickmess, e suona come il canto di un uccello dell’alba. L’alternanza ritmica tra lento e veloce caratterizza il brano che dà il titolo all’album, e che è il nome di una città della Danimarca e significa “senza dolore”. Il delicato, lento e dagli echi orientali “HP vals” è dedicato da Larsen al padre Hans Peter, e precede la conclusiva “Alabaster”, richiamante atmosfere centro-europee e dal ritmo via via più incalzante, fino a una serie di virtuosistici passaggi in cui il dialogo tra i due strumenti si fa a tratti serrato, a tratti diventa un abbraccio, come quello che vede uniti i due musicisti nella copertina del disco. Piacevolissimo e magistralmente suonato, “Singerfri” può facilmente diventare la colonna sonora dei momenti più piacevoli delle vostre giornate, quelli in cui si manifesta tutta la bellezza delle piccole cose a voi care e familiari. svobsk.dk


Marco G. La Viola

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