Se sei un appassionato di musica irlandese ti troverai di fronte ad una ampia offerta di festival, workshop, seminari, concerti che si svolgono praticamente in tutta l’Irlanda e durante tutto l’anno. La Willy Clancy Summer School a Miltown Malbay, il TradFest a Dublino, il Belfast TradFest, l’Ennis Trad Fest sono solo alcuni dei grandi festival, che culminano con il Fleadh Cheoil na hÉireann che quest’anno si svolgerà a Mullingar. Tra questi, alcuni focalizzano la loro attenzione su particolari aspetti della musica tradizionale. Sempre come esempi è utile citare il Craiceann che si svolge ad Inis Oirr, la più piccola delle isole Aran, dedicato specificamente al bodhrán, il tamburo verticale irlandese, e Consairtin, che si tiene anch’esso ad Ennis, County Clare, una convention dedicata alla concertina, strumento vagamente imparentato al bandoneon, particolarmente e storicamente molto in auge nella zona. Ed è circa quest’ultima che vorrei suggerire qualche riflessione.
Diretto da Tim Collins and Áine Hensey, Consairtin si è svolto dal 13 al 16 di aprile. Sostanzialmente – e su questo non si discosta molto dalla maggior parte dei festival
analoghi – la struttura dell’evento si basa sui momenti didattici (workshop), concerti pomeridiani, concerti serali e session a chiusura della giornata. Intorno a questi momenti, musicisti affermati si mescolano insieme a studenti e appassionati, in una performance collettiva dove confini di ruolo e qualità, ovviamente esistenti, diventano sfuocati e vengono continuamente attraversati. Anticipando alcune conclusioni, è proprio la creazione di questa comunità effimera che si costituisce attraverso la performance dell’evento nella sua complessità a costituire il tratto fondamentale di Consairtin.
Ma andiamo per gradi. A tenere i workshop sono stati chiamati i nomi più importanti nel settore. Ad esempio, musicisti del calibro di Mary MacNamara, Ernestine Healy, Edel Fox, Liam O’Brien, Francis Cunningham, fino a Mícheál Ó Raghallaigh, hanno richiamato un grosso numero di studenti di tutte le età e provenienti non solo dall’Irlanda, ma anche dagli Stati Uniti e da varie parti d’Europa. Inoltre, sono stati offerti approfondimenti specifici, tra cui il seminario sulla musica dello Sliabh Luachra (un area geografica che copre le regioni di East Kerry, Northwest Cork e West Limerick, caratterizzata da un particolare stile musicale e da specifici repertori di danza, ndr), condotto da Eimhear Flannery, quello sulle slow airs, gestito da Tim Collins o quello sulla manutenzione dello strumento, a cura di Seán Ó Fearghail. I concerti pomeridiani sono stati invece caratterizzati dal lancio di nuovi lavori discografici. Presso la
chiesa di St. Columbas, si sono alternati Jason O’ Rourke (“The Sunny Side of the Latch”), Brenda Castle (“The Light Side of the Tune”) e Pádraig Mac Aodhgáin (“Tobar gan Trá”). St. Columbas Church è stato anche palcoscenico per musicisti emergenti di grande qualità, come Cathal e Cillian King con Conal O'Kane, Caoimhe and Eimhear Flannery e Róisín, Brian and Áine McNamara. I concerti serali hanno visto l’inaugurazione ufficiale dedicata alla memoria di Chris Droney, contadino-musicista che dal North Clare è divenuto una internazionale figura centrale a partire dagli anni Cinquanta. Questa è stata anche l’occasione per la presentazione del volume “Chris Droney of Bell Harbour and the tradition of the concertina in North Clare” di Dan Worrall e James J Branch. Il giorno successivo è stata la volta di Éamonn Cotter, Tim Collins, Sárán Mulligan e altri, sempre nella venue dell’Old Ground Hotel. La serata finale ha visto il Gala Concert, svolto presso il teatro Glor, dove si sono alternati sul palco la Irish Concertina Orchestra, che ha eseguito Deich, suite composta per l’occasione, Anthony e Aidan Quigney, insieme con Conal O’Kane, per poi lasciare spazio alla straordinaria performance di Mícheál Ó Raghallaigh, accompagnato da Michael Rooney all’arpa. Al di là dei momenti per così dire formali, va sottolineato come a chiusura di giornata si sono svolte le molto più informali session, condotte da ospiti di rilievo ma aperte a tutti. Consairtin rappresenta da un lato un
evento unico, per la particolarità dell’offerta specifica. Lo strumento esaltato in questo festival riveste un ruolo importante nell’ambito della musica tradizionale irlandese e, ancora di più, rappresenta una peculiare area geografica, vale a dire la Contea di Clare, fino a comprendere anche Kerry, Limerick e Cork. Ovviamente questi sono confini assolutamente teorici, in quanto l’uso dello strumento è diventato trasversale in questo genere di musica, ma rimane l’affermazione di una centralità geografica in questo panorama globale. Dall’altro, Consairtin è a pieno titolo l’esemplificazione di come la musica tradizionale rimanga non solo il mezzo privilegiato di una espressione identitaria locale e al tempo stesso di una globalizzazione culturale da tempo in atto, ma un forte veicolo di espansione economica. Forse non è un caso che a supporto di eventi del genere il governo irlandese si muova con decisione attraverso agenzie come l’ITMA – Irish Traditional Music Archive, attraverso borse di studio per studenti, o The Arts Council, il cui ruolo a sostegno della diffusione del prodotto culturale è fondamentale.
Il risultato è una manifestazione di forte attrazione turistica ed economica, più in generale, e un’operazione culturale di conservazione, riproposta e valorizzazione della musica tradizionale, continuamente aggiornata e di forte valenza.
L’appuntamento è, quindi, alla prossima edizione, la undicesima, ad Ennis dal 4 al 7 aprile 2024. Sláinte!
Augusto Ferraiuolo
Immagini tratte dal sito ufficiale e dalla pagina Facebook del festival
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