Artisti Vari – Chi sonä e cantä no nmòrë majï (Battentë Sound Records/Carpino in Folk APS, 2022)

Oggetto delle ricerche sul campo di Alan Lomax e Diego Carpitella nel 1954, Carpino e più in generale il Gargano sono tra i luoghi simbolo della musica tradizionale italiana, custodendo un prezioso corpus di canti e musiche tradizionali dalla tarantelle di San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo e San Nicandro al repertorio di sonetti dei Cantori di Carpino nelle varianti della Montanara, Rodianella e Viestana, così come l’importante lascito Matteo Salvatore. La necessità di mantenere viva la memoria della tradizione e proiettarla verso il futuro come materia viva e vitale sono gli obiettivi perseguiti dal progetto “Chi sonä e cantä no nmòrë majï”, nato in seno all’associazione Carpino In Folk da un’idea di Antonio Pizzarelli (sax soprano, sax tenore e clarinetto) e Guido Sodo dei CantoDiscanto (chitarra, mandoloncello, oud e voce) i quali hanno dato vita ad un large ensemble a geometrie variabili che vede protagonisti: Giovanni Calcaterra (contrabasso), Paolo Caruso (percussioni), Riccardo Tesi (organetto), Vincenzo Aniello (charango, chitarra classica e elettrica), Roberto Menonna (chitarra battente e voce), Mirko Mungari (tamburello, tamburi a cornice e nacchere) e le voci di Francesca De Miglio e Antonella Gallo. Dopo aver debuttato sul palco del festival “Carpino In Folk” che dal 2019 si tiene nel borgo della Capitanata, il progetto è stato cristallizzato nel disco omonimo, pubblicato dall’etichetta Battentë Sound Records, ulteriore articolazione dell’associazione garganica. Registrato nel 2022 al Duna Studio, il disco si compone delle riletture di nove brani, tra tradizionali e composizioni di Matteo Salvatore e Antonio Piccininno, riarrangiati in una elegante veste sonora che intreccia sonorità trad, echi world e jazz, il tutto impreziosito dal dialogo tra strumenti moderni e quelli legati alla tradizione locale come castagnette, chitarra battente e tamburi a cornice. L’ascolto si apre con “Lu Bene Mio” di Matteo Salvatore, cantata a due voci da Antonella Gallo e Guido Sodo nella quale spiccano l’organetto di Riccardo Tesi e i fiati di Pizzarelli. Si prosegue con l’invito al ballo della “Tarantella di San Nicandro” proposta in un trascinante crescendo che si dipana da “Diavule diavule” per voce e marranzano all’apertura corale con percussioni e fiati a sostenere le voci. Se “Montanara di Carpino” colpisce per la forza evocativa impressa dall’interplay tra chitarra battente e fiati, “Lu Soprastante” di Matteo Salvatore è resa in tutta la sua drammaticità dalla bella interpretazione di Guido Sodo e dalla dolente trama sonora dell’organetto di Riccardo Tesi. Si torna al ballo con “Tarantella di Monte Sant’Angelo” cantata da Roberto Menonna e con chitarra battente e tamburi a cornice a guidare la linea melodica, ma è il vertice del disco si tocca con il lirismo di “Ninna Nanna” di Antonio Piccininno con l’intensa interpretazione di Antonella Gallo. La bella sequenza con “Rodianella” e “Viestana” ci conduce al finale con la superba versione di “Pasta Nera” di Matteo Salvatore che suggella un disco appassionante, un atto d’amore verso la musica tradizionale garganica da ascoltare con attenzione. 


Salvatore Esposito

2 Commenti

  1. Cortesemente dove si può trovare il cd? Grazie

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    1. Pagina Facebook Battentë Sound Records oppure scrivendo a battentesoundrecords@gmail.com

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