Eliane Correa & La Evolución – Signo de Fuego (Somos Más, 2022)

“Signo de Fuego”, primo album di Eliane Correa col suo nuovo progetto La Evolución, è un disco esuberante e inventivo di timba cubana ripensata in chiave moderna. Il disco, scritto durante la pandemia, segue un singolo di debutto, un’eccellente cover di “Signed, Sealed Delivered I’m Yours” (“Te Lo Firmo”) di Stevie Wonder che offre un assaggio degli stili che popolano il disco. Nonostante la giovane età, Eliane Correa è una delle garanzie del panorama musicale Londinese. Versatile, vitale ed estremamente creativa, la musicista ha diretto progetti di Mayito Rivera (Los Van Van) e Maite Hontelé, scritto per Mixael Cabrer e suonato in tournée con, tra gli altri, The World of Hans Zimmer. La Evolución non è il suo primo progetto creativo, con Eli y la Evolucion, En el Aire Project e Wara la pianista ha riscosso un discreto successo nella scena londinese e nei circuiti internazionali di musica cubana e latina in generale. La formazione conta 14 elementi (23 includendo gli ospiti) capitanati da Eliane che siede dietro al pianoforte e alle tastiere oltre che al microfono nella maggior parte dei brani. La band suona compatta creando tessiture ritmiche intricate ma allo stesso tempo ballabili. Gli arrangiamenti sono sicuramente un enorme punto di forza, variazioni e fraseggi li rendono complessi ed intriganti evitando però di spezzare il groove o la forma generale dei pezzi con eccessive variazioni. L’ensemble di timba (anche conosciuta come salsa cubana) prevede che gli intrecci della sezione ritmica supportino i fiati, ma Correa aggiunge un tocco personale e moderno introducendo, con moderazione, anche chitarre elettriche e sintetizzatori che rendono il sound ancora più ampio. Troviamo questo approccio in svariati brani connessi da influenze comuni (in particolare rock, funk e jazz contemporaneo) ma decisamente diversi nello stile e nell’attitudine. La title track danzereccia “Signo de Fuego” animata da chitarra elettrica e wah wah, “Prefiero perderte” e “La guayaba” con groove più lenti e accattivanti, e le più allegre “Promesa” e “Parará” sfoggiano l’ampia gamma di possibilità sonore con questa formazione. Nonostante gli strumenti elettronici abbiano un ruolo meno preponderante, brani come “La Reina” o “Habana” mantengono alto il tenore energico e danzante del disco. Non mancano i lenti a bilanciare il mix, come la fantastica “Caí” e soprattutto “Flores de Cristal”. Quest’ultimo è un pezzo particolarmente importante, in quanto mostra come l’intento modernizzante di Eliane si spinga oltre all’estetica musicale ma si affermi nei testi e nelle tematiche che trattano. Come accade in altri stili di musica latina, il repertorio cubano utilizza spesso immagini misogine e rappresentazioni feticizzate delle donne. Con questo brano Eliane critica la disumanizzazione della donna, spesso trattata come un fiore (bello ma passivo e silenzioso) di cristallo (fragile). Brani dai groove coinvolgenti e curati fino al minimo dettaglio, incastri e fraseggi melodici intriganti e mai ripetitivi, testi di tutto rispetto e un’esecuzione stellare: “Signo de Fuego” è un fortissimo debutto, un progetto ambizioso ma che appare di semplice attuazione nelle mani esperte di Eliane Correa. La destrezza (compositiva e strumentistica) dell’artista e dell’ensemble intero traspaiono da ognuna delle 10 tracce che costituiscono quest’album. Un eccezionale debutto e un ascolto consigliato, a prescindere dai gusti. 


Edoardo Marcarini

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