Cristina Zavalloni – Parlami di me. Le canzoni di Nino Rota (EGEA Music, 2022)

Cantante, compositrice e didatta, Cristina Zavalloni è un artista dotata di raro talento in grado misurarsi brillantemente in ambiti espressivi differenti dalla danza al teatro contemporaneo, dalla sperimentazione al jazz. Per oltre un ventennio ha collaborato con il compositore olandese Louis Andriessen per il quale ha interpretato Anaïs Nin, Sor Juana, Dante de La Commedia e, successivamente, si è dedicata ai repertori di Arnold Schönberg (“Pierrot Lunaire”), Luciano Berio (“Folk Songs”), Francis Poulenc (“La Voix Humaine”) e Claudio Monteverdi (“Combattimento di Tancredi e Clorinda” con la regia di Mario Martone). Parallelamente ha dato vita a progetti artistici originali e ha preso parte come ospite speciale a diversi spettacoli ed allestimenti come la “Carmen” di Bizet nella rilettura dell’Orchestra di Piazza Vittorio, oltre a dedicarsi costantemente all’insegnamento come docente presso la Saint Louis di Roma e con workshop in Italia e all’estero. A meno di un anno di distanza dalla pubblicazione di “PopOff”, gustoso tributo alle canzoni storiche dello Zecchino d’Oro realizzato con Paolo Fresu, la ritroviamo con “Parlami di me. Le canzoni di Nino Rota” album che rende omaggio al compositore milanese, autore di indimenticabili colonne sonore per il cinema. Rispetto ai dischi firmati, tra gli altri, da Enrico Pieranunzi, Fabrizio Bosso con la London Symphony Orchestra, Gianluca Petrella, Richard Galliano, e Avion Travel, l’unicità del lavoro firmato da Cristina Zavalloni risiede nel focalizzare l’attenzione sullo sguardo verso le figure femminili, evocate in controluce nei testi e cesellate nelle sontuose trame musicali. La vocalità densa di lirismo della cantante bolognese ci riporta alle sequenze dei film impreziosite dalle note del maestro del suono immaginifico con la complicità del ClaraEnsemble, composto da Mattia Petrilli (Flauto), Stefano Senni (contrabbasso), Federica Vignoni (violino), Massimiliano Canneto (violino), Riccardo Savinelli (viola) e Luca Bacelli (violoncello) a cui si sono aggiunti gli ospiti Cristiano Arcelli (sax soprano) che ha curato anche gli arrangiamenti, Gabriele Mirabassi (clarinetto), Massimo Morganti (trombone) e Manuel Magrini (pianoforte). L’ascolto ci conduce attraverso canzoni dalle melodie eleganti e raffinate rilette con un approccio jazz contemporaneo ma che nel contempo conserva intatta la magia delle composizioni di Rota e il suo stile denso di suggestioni, emozioni e passione. Ad aprire il disco è la poesia di “Gelsomina” da “La Strada” di Federico Fellini, a cui segue la superba interpretazione di “Canzone arrabbiata” da “Film d’amore e d’anarchia” di Lina Wertmüller. Se Fellini è protagonista della dolce “Parlami di me” da “Amarcord” e dell’intensa “Il tempo passa” da “Otto e mezzo”, la successiva “Il valzer del commiato” arriva da uno dei capolavori del nostro cinema “Il gattopardo” di Luchino Visconti che ritroviamo anche ne “L’amore di rocco” da “Rocco e i suoi fratelli” per solo piano. Irresistibile è la resa di “Viva la pappa col pomodoro” da “Il giornalino di Gianburrasca” di Lina Wertmüller, ma il vertice del disco arriva con “Ai giochi addio” da “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli. L’inedito “Prova tu” ci conduce verso il finale con “Pin Penin” da “Il Casanova” di Federico Fellini che suggella un album di grande pregio tanto sotto il profilo musicale, quanto da quello culturale, illuminando di nuova luce il repertorio di Nino Rota. 


Salvatore Esposito

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