Canti in Chiostro, Centro Teatrale di Ricerca CTR, Ex convento SS. Cosma e Damiano, Giudecca, Venezia, 11 settembre 2022

A settembre, il Festival delle Arti, fra Giudecca e Sacca Fisola, permette di assaporare un’aria diversa, un’oasi creativa a misura di chi abita Venezia. All’interno del ricco programma distribuito nell’arco di quattro giornate, il pomeriggio dedicato ai Canti in Chiostro ha permesso di accostarsi alla vocalità nella tradizione orale. Nello splendido e intimo contesto del Chiostro dell’Ex Convento dei Santi Cosma e Damiano il Centro Teatrale di Ricerca (CTR) ha ospitato due cori e la proiezione del documentario “La terra dei canti” che ne documenta le pratiche di ricerca, formazione e performative. Con il pubblico disposto tutto intorno allo spazio centrale, ha aperto alle 16.30 un ottetto condotto da Anna Maria Civico. Il loro “Studio a cielo aperto” ha offerto una selezione di brani dal percorso di ricerca sulla vocalità nella musica di tradizione orale-aurale della cultura agro-pastorale del centro-sud Italia tenutosi proprio al CTR fra ottobre e maggio. 
I momenti corali si sono focalizzati sui canti in spazi ampi: a stisa, alla longa, con incursioni anche nei repertori sacri dell’Italia centrale. Un invito ad immergersi in vibrazioni e risonanze, a cercare la densità del suono collettivo e di ciascuna voce. Come dice Anna Maria Civico: “Masticare la voce vuol dire dare densità biofisica al suono, tesserla così sottile che da sola possa sostenere la durata di un canto, di una preghiera, di una chiamata o di una risposta. Così penetrante, e tesa, da attraversare i muri, far vibrare la pietra. Mi addentro nelle tessiture vocali e modi musicali di aree locali. La foresta di suoni non smette di darmi da mangiare. Più è piccola la foresta più le sue diramazioni e parentele sono precise. Ho annusato, addentato, masticato, assaporato, sciolto, ingurgitato, e poi assorbito e sputato. Con lingua, denti, palato, muscoli vocali, respiro, impulsi corporei e poi la mente e il cuore, ci avviciniamo, cautamente, al frammento di un meraviglioso canto...esso, per me si muove ancora dall’oltremondo mediterraneo portandosi dietro sapori orientali. Dall'essere frammento allunga le sue
vibrazioni ricollegandosi alle musiche più prossime”. I canti corali sono stati alternati a momenti solisti che hanno coinvolto ognuna delle otto voci, con un efficace percorso scenico che vedeva, a turno, le componenti del gruppo cantare l’una per l’altra con la persona che “ascolta” il canto distesa a terra e la persona che “offre” il canto seduta o inginocchiata al suo fianco. Dopo un’ora, è stata la volta delle nove voci del Coro delle cicale, con un repertorio che attinge da Veneto e Friuli-Venezia Giulia, così come da altre regioni italiane dove il canto di tradizione viene riletto in relazione ai “paesaggi umani del nostro tempo presente che la musica stessa evoca”. Il Coro delle Cicale è un progetto di voci femminili avviato nel 2013 da Giuseppina Casarin che ha coinvolto anche alcune partecipanti dello storico coro di Mestre Voci dal Mondo, recente protagonista del progetto “Alla ricerca di Simurg” sulle migrazioni della rotta balcanica, provando a stabilire relazioni e a testimoniare le voci di chi dice no alla chiusura delle frontiere, alle violenze contro i migranti, all’esclusione. Con il Coro delle Cicale sono
entrati in scena rielaborazioni di canti nati con funzioni rituali, di lavoro, sociali, sentimentali, sempre privilegiando la dimensione di gruppo. Al termine del pomeriggio, nella Sala Grande del CTR all’ex Convento dei Santi Cosma e Damiano, è stato proiettato il documentario “La terra dei canti”, presentato nel 2021, ideato e scritto da Cinzia Ferrante (Coro delle Cicale) e diretto da Vincenzo Agosto, con tre estese e ricche interviste alle due protagoniste di Canti in Chiostro, Giuseppina Casarin e Anna Maria Civico, e ad Antonella Talamonti attraverso un viaggio che si svolge dal Veneto alla Calabria, passando per Roma: testimonianza di tre approcci alla tradizione orale, intrecciandola alla ricerca di nuove modalità esecutive o compositive, testimoniata da imperdibili registrazioni di eventi musicali e corali collettivi. 


Alessio Surian

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