Artisti Vari – Piperegrinos. As Gaitas do Camiño (InqueDanzas Sonoras, 2021)

Ampiamente diffusi, in vari tipi e modelli, nelle culture musicali europee, gli aerofoni a sacco occupano un ruolo centrale nella penisola iberica, dove in alcune regioni sono assurti a simboli identitari e di rappresentatività locale. L’importanza delle cornamuse si rileva nella considerevole presenza dello strumento nelle iconografie medievali delle chiese e dei monasteri lungo il Cammino di Santiago. Da qui nasce il progetto “Piperegrinos. As Gaitas do Camiño” (www.inquedanzas.com), ideato in occasione dell’Anno Santo Xacobeo (Giacobeo) 2021-22, celebrazione dedicata al patrono di Spagna e della città galiziana di Santiago di Compostela, promosso dalla Xunta de Galicia e coordinato dal gaitero Oscar Ibáñez, musicista, docente e ricercatore nativo di Pontevedra. Uno concerto-spettacolo che ha invitato il pubblico a un viaggio attraverso le diverse cornamuse iberiche, alcune molto note altre meno, con cui rappresentare gli scambi culturali che si innescavano sulle diverse vie di pellegrinaggio verso Santiago. La registrazione (50 minuti) di Piperegrinos, crasi tra Piper e Peregrinos, raccoglie alcuni dei migliori maestri cornamusari iberici, figure di punta del revival e della continuazione di tradizioni locali storiche, accompagnati da eccellenti musicisti a corde, mantici, tastiere e percussioni, in formazioni di trio e duo. In totale sono diciotto artisti, che sono saliti su diversi palchi (Sarria, Verín e Mos, tra le tante località che hanno accolto il concerto itinerante). Si tratta di Francesc Sans (sac de gemecs), Manel Martorell (mandola) e Titus Prats (caixón, pandeireta e pandeiro) dalla Catalogna; Adrián Gil (gaita de boto), Alberto Navas (violino) e Serchio Pardos (chitarra e pandeireta) dall’Aragona; José Manuel Tejedor (gaita asturiana), Richard García (tastiera e melodica) e Daniel Álvarez (bouzouki e bodhrán) dalle Asturie; Luis Antonio Pedraza (gaita seabra), Carlos Beceiro (chitarra) e Miguel Mateos (tamburo seabro) da Castela e León; Tiago Morais (gaita de fole e gaita mirandese) e Tiago Marques (fisarmonica) dal Portogallo; e Oscar Ibáñez (gaita galiziana), Xosé Liz (bouzouki) e Andrés Vilán (caixón e bodhrán) dalla Galizia. Il programma propone tredici composizioni, tradizionali e d’autore contemporaneo, divise per regioni: Catalogna, Aragón, Asturie, Castilla y León, Portogallo, Galizia, con un bel medley conclusivo (“Piperegrinos’ medley”) che porta in scena tutti gli artisti partecipanti. Si tratta di temi d’ascolto e motivi danzanti che disegnano differenti paesaggi sonori e stati d’animo. Nella scaletta, particolarmente interessanti la coppia di brani iniziali, “L’absentia” e “Rocanegra”, suonata da Francesc Sans per sac de gemecs, la cornamusa dotata di un chanter e tre bordoni, diffusa in Catalogna, “Cabanon de Cuco/Barralín/Muñeiras pa Gordon Brownn” dell’asturiano José Mauel Tejedor, “Ronda da noite/ Murinheira” per gaita mirandesa e fisarmonica dell’accoppiata portoghese Tiago Morais e Tiago Marques, “Farndango e pasarrúas de Xoán de Campañó” con la gaita di Oscar Ibáñez. Quello di “Peregrinos” è un viaggio di forte suggestione, che esprime un sentire musicale molteplice, anche ibridato, ma compatto al contempo, che sugella la vivacità di strumenti che non relegabili nel colore folkloristico. Album imprescindibile per il clima di continuità concettuale che prende forma a mano a mano che si procede nell’ascolto delle tredici tracce; è la testimonianza di un’operazione culturale centrata sugli aerofoni che simboleggiano l’Europa di ieri e di oggi, che vedremmo bene anche dalle nostre parti (in passato a Scapoli, grazie al Circolo della Zampogna, o ancora a Maranola nell’ambito del Festival La Zampogna, si sono ideate performance uniche e di gran valore culturale di aerofoni di diverse aree europee depositarie di patrimoni musicali legati alle cornamuse). Musica vitale attuale, non rivolta ai soli cultori di zampogne e cornamuse ma a tutti gli appassionati del nuovo folk/trad iberico. 


Ciro De Rosa

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