Artisti Vari – The best of the Acoustic Guitar Meeting vol.3 (Ass. Cult. Armadillo Club/Baracca & Burattini, 2021)

Le diciotto edizioni dell’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana (Sp) raccontano di un festival che dal 1998, anno della sua nascita ad opera dell’Associazione Culturale Armadillo, è diventato progressivamente uno degli eventi internazionali più importanti dedicati al mondo della chitarra in tutte le sue declinazioni, abbracciandone l’intero universo dal palco alla didattica per toccare la liuteria. Sotto la direzione artistica di Alessio Ambrosi, hanno preso vita cartelloni densi di presentazioni, eventi, live sessions, concerti, seminari e dibattiti con programmi che coprivano l’intera giornata dal mattino alla sera con i concerti degli artisti internazionali. Di anno in anno, la rassegna ha progressivamente ampliato il suo sguardo, affiancando al folk e al blues, anche la musica tradizionale italiana, la world music e la canzone d’autore. Tutto ciò ha determinato una ulteriore evoluzione del festival che, nel 2016, con il trasferimento da Sarzana a Cremona ha trovato la nuova denominazione di Acoustic Guitar Village all’interno del Cremona Musica International Exhibitions And Festival, lasciando inalterate la storia, lo spirito e le radici. Un’esperienza così fortunata ed intensa non poteva non essere documentata anche dal punto di vista discografico e, infatti, nel 2004 l’Associazione Culturale Armadillo Club ha inaugurato la serie “The best of Acoustic Guitar Meeting” aperta dal Vol.1 che metteva in fila una selezione di sedici brani, registrati sul palco di Sarzana dal 1998 al 2002, seguito nel 2010 dal Vol.2, un doppio album con ventisei brani dedicato alle edizioni dal 2003 al 2007. A distanza di undici anni da quest’ultimo arriva il Vol. 3, un altro imperdibile doppio album in cui trovano posto, questa volta, ben ventinove brani registrati dal vivo dal 2008 al 2011. Rispetto ai precedenti, questo nuovo capitolo della serie ci offre un viaggio sonoro ancora più ampio ed articolato che prende le mosse dalla superba versione strumentale del tradizionale “Poor Wayfaring Stranger” riletto dal chitarrista americano Ed Gerhard per passare alla sinuosa ballata jazzy “Got Alot To Learn” di Diane Ponzio e all’intensa “Falling Leaf” di Jackie Perkins con Michael Manring. Dalla scena blues di casa nostra arrivano Roberto Ciotti e Daniele Maglie con “No More Blue”, mentre da quella americana ci viene offerta “I’ll Be All Right Someday” di Rev. Gary Davis riletta da Eric Lugosch. Il brillante fingerstyle di Clive Carroll con “Eliza’s Eyes” e l’elegante “Selene” di Michael Manring ci introducono all’incursione nei suoni della tradizione indiana con “Raga Session” con protagonisti Deobrat & Prashant Mishra con Giorgio Cocilovo. Si ritorna alle atmosfere folk con “Happy” con le australiane Hussy Hicks, ma la sorpresa è l’imperdibile e travolgente “Hawaiian Flavor” di Bob Brozman a cui segue la splendida “Come All Ye Tramps And Hawakers” di John Renbourn & Jaqui McShee che ci riporta alla memoria gli anni d’oro dei Pentangle. Dal repertorio di Woody Guthrie arriva “1913 Massacre” interpretata da Joel Rafel, mentre Veronica Sbergia con Max De Bernardi e Mauro Ferrarese aprono la parentesi dedicata al bluegrass con “You Drink Too Much” a cui seguono altre due perle “Don’t Let Your Deal Go Down” di David & Nancy Bromberg e “Heavy Traffic Ahead” di Bill Monroe, resa magistralmente dai Bluegrass Stuff di Massimo Gatti. Il secondo disco si apre con Angel Parra che interpreta “Gracias a la vida” della madre Violeta, accompagnato da Mauro Di Domenico, a cui segue Peppino D’Agostino che riprende il tradizionale sardo “Fiuda Bagadia”. Ritroviamo Bob Brozman che ci regala un “piccolo giro del mondo” per slide guitar con “Chaturangui Hindustani Slide Guitar”, mentre dall’edizione 2010 arrivano Massimo Varini con l’autografa “Walkin’ Man” e Massimo Bubola con Enrico Mantovani che propone “Tre Rose”. Non manca uno sguardo verso la chitarra battente con Francesco Loccisano che in quartetto con Mico Corapi, Salvatore Ancora e Vincenzo Gagliani ci regala “Via Dal Tubo”. Seguono le Hussy Hicks e Michael Fix che rileggono “Ghost Rider in The Sky”, i virtuosismi dei Guitar Republic ovvero Sergio Altamura, Stefano Barone e Pino Forastiere con “Republic Avenue” e Maurizio Geri e Riccardo Tesi che in duo pennellano “Madreperla”, uno dei brani più suggestivi del repertorio di Banditaliana. Demania con Alex De Grassi, Michael Manring e Chris Garcia pescano dal repertorio dei Rolling Stones “Paint It Black” che riscrivono in versione strumentale, ma c’è ancora spazio per la raffinata melodia di “I Am A Maid That’s Deep In Love” di John Renbourn & Jacquie McShee, la scorribanda acustica in trio di Mike Marshall, Beppe Gambetta e Jens Kruger con “Gator Strut” e “Ritmo di Contrabbando” di Eugenio Bennato con Francesco Loccisano, Vincenzo Gagliani e Ezio Lambiasi. “My Peace” di Woody Guthrie interpretata dalla figlia Nora suggella un documento prezioso di uno dei festival ormai storici della scena musicale italiana. Un doppio album da avere, magari recuperando anche i due precedenti volumi. Il disco può essere acquistato durante l’Acousti Guitar Village presso lo stand dell’Associazione Culturale Armadillo Club o al link


Salvatore Esposito 

Posta un commento

Nuova Vecchia