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Il quintetto base vede in primo piano la voce di Šejla Grgić sostenuta dal pulsante incastro ritmico basso-percussioni cui danno vita Azur Imamovic e Irfan Tahirovic, in dialogo con la fisarmonica di Nedžad Mušovic ed il piano di Neven Tunjic, affiancati in quasi tutti i brani dalla chitarra di Adin Taletović. La novità di “Zavrzlama”, accanto ad arrangiamenti di brani tradizionali o di successi, come “Peno” del leggendario cantante rom Šaban Bajramović, sono i brani composti dai membri del gruppo, in particolare Neven Tunjic che da solo ne firma quattro. Poi ci sono le collaborazioni. Nella primavera 2020 il gruppo ha ricevuto una chiamata da Danica Krstić, all’epoca ancora attiva con i Balkanika (esperienza purtroppo segnata dalla morte di Sanja Ilić per Covid, il 7 marzo 2021). Ne è nata una collaborazione musicale con la visita di Danica a Sarajevo. Nelle parole del pianista Neven Tunjić: “Dopo poche prove, la musica è sbocciata ed è nata una nuova canzone. La storia di due giovani, con un desiderio ardente di abbracciarsi ed amarsi, ha preso forma nella composizione ‘Voće rodilo‘, di cui siamo tutti molto orgogliosi e soddisfatti”. Per Danica Krstić:
"Durante il tempo trascorso insieme a registrare a Sarajevo a maggio 2020, siamo giunti alla conclusione che la
nostra amicizia è unica. Ci siamo incontrati attraverso la radio. Ero ospite di un programma di Radio Beograd, dove hanno trasmesso un brano dei Divanhana e li hanno invitati ad annunciare il loro prossimo concerto a Belgrado; in quell’occasione mi hanno invitata come ospite nel loro concerto. La nostra amicizia è nata in quel momento e si è sviluppata sul palco e nei diversi luoghi dei Balcani dove ci siamo incontrati e abbiamo suonato insieme. Fin dal primo momento avremmo voluto fare qualcosa insieme e così è nata ‘Voće rodilo’, riflesso della nostra amicizia”. La penna del compositore serbo Radivoje Radivojevic regala "Opa Opa", vento latino che si insinua con la clave scandita dal battito delle mani e dalla possente tromba di Rok Nemo Nemanić, protagonista di un trascinante solo, cui si affianca da protagonista la voce di Šejla Grgić che trascina con sé un bel coro.
Chiude l’album “Zova”, a conferma del talento compositivo di Neven Tunjić e della compattezza e abilità interpretativa del gruppo, sia nei brani più lenti e sentimentali, sia, come in questo caso, quando si tratta di far alzare tutti in piedi e lasciarsi trasportare dal ballo.
Alessio Surian
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