Grande anima bahiana: la scomparsa del maestro Letieres Leite

Incredulità e riconoscenza: sono i sentimenti che esprimono, insieme al profondo dolore, i migliori artisti brasiliani nel ricordare Letieres Leite, ennesima vittima del Covid-19, morto a sessantuno anni nella sua casa di Bahia il 27 ottobre. Chi ama il lato strumentale della musica afrobrasiliana, soprattutto quando sa intersecare il jazz, conserva un posto speciale per i dischi, immensi, “Letieres Leite & Orkestra Rumpilezz” (Biscoito Fino, 2009): e “A Saga da Travessia” (Selo Sesc, 2016). Quell’orchestra era il suo capolavoro, un progetto cui aveva dato vita nel 2005, invitando nel Teatro Gamboa di Salvador alcuni fra i migliori musicisti baiani, soprattutto fiati, insieme agli Alabés, percussionisti di atabaques. L’orchestra omonima, Orkestra Rumpilezz, aveva preso corpo l’anno successivo, sospinta dal suo lavoro instancabile e creativo di compositore, arrangiatore e direttore, sia dei fiati, sia della sezione ritmica. Cresciuto insieme a sette fratelli e sorelle, dalla madre Maria e dal padre Antônio aveva ricevuto solo soprannomi, non un nome vero e proprio, adottando come nome&cognome il cognome del padre, Letieres Leite. Musicalmente ha cominciato da autodidatta, per poi perfezionarsi sia come sassofonista, sia come
arrangiatore e compositore, guadagnandosi la stima e collaborando con musicisti baiani, da Gerônimo a Cozinha Baiana, prima di guadagnarsi la vita nel sud del Brasile e quindi in Austria, dal 1985, studiando a Vienna nel Franz Schubert Konservatorium e lavorando a progetti propri afrobrasiliani e collaborando con musicisti e cantanti di primo piano. Dal 1994 è di nuovo in Brasil dove forma il Letieres Leite Quinteto, e poi, con sax tenore, soprano o flauto, a fianco di stelle del calibro di Elza Soares e Naná Vasconcelos e del meglio della musica baiana: Gilberto Gil, Caetano Veloso, Daniela Mercury, Olodum, Timbalada e tanti altri. In ambito educativo, Letieres Leite ha fondato a Salvador l’Instituto Rumpilezz e il Coletivo Rumpilezzinho. Proprio a fine ottobre 2021 il centro culturale SESC Pompeia di San Paolo ha condiviso attraverso il proprio canale Youtube quattro video-lezioni preparate nelle settimane precedenti coinvolgendo il Letieres Leite Quinteto, Fabrício Mota e i giovani de Laboratório Musical Rumpilezzinho: sono la testimonianza del metodo “Universo Percussivo Baiano (UPB)” messo a punto da Letieres Leite in oltre trent’anni di ricerca musicale. 
Tra i suoi ultimi lavori ci sono gli arrangiamenti dello spettacolo "Claros Breus", di Maria Bethânia, il nuovo album di Márcia Castro, che ha prodotto in collaborazione con Lucas Santtana. Fra le sue ultime collaborazioni anche quella, come arrangiatore, con Caetano Veloso che l’ha voluto ricordare così: “Ho appena ricevuto una notizia inaccettabile: Letieres Leite è morto. Formato dalla pratica nei “trios elétricos”, autodidatta, studente dell’Università Federale di Bahia e a Vienna, questo portento della musica, per anni ha guidato della Orkestra Rumpilezz, con fiati e percussioni abbaglianti, e lo squisito Quintetto che porta il suo nome. Letieres ha dialogato con quanto di più denso abbia espresso la musica brasiliana, da Moa do Catendê a Toninho Horta, passando per Hermeto Pascoal, Daniela Mercury e Lulu Santos - oltre ad essere stato per anni il cuore del lavoro di Ivete Sangalo. Ha arrangiato il recente album di Bethânia e anche il concerto che lo ha preceduto. Ha orchestrato il brano "Pardo" nel mio ultimo disco “Meu Coco”. Parlare con lui era come ricevere una lezione sulle chiavi ritmiche e sui registri armonici. 
Sono devastato dalla notizia della sua morte. Eravamo molto vicini. Ha insegnato il surf a mio figlio Zeca, quando era un ragazzo. La musica bahiana, la musica brasiliana, la musica contemporanea hanno perso uno dei più grandi maestri. La vita ha perso uno dei suoi più degni rappresentanti”
. Altrettanto sentito è stato il saluto di Carlinhos Brown: “In noi rimane la gratitudine verso di lui e la certezza che la sua presenza, così forte, significativa e piena di inventiva, ci mancherà immensamente. La sua attenzione per le nostre origini è sempre stata esemplare. La sua generosità nel portare avanti ciò che ha imparato, soprattutto a favore dei più giovani, è sempre stata un'ispirazione per tutti noi. Letieres è del respiro, e il vento di Oyá saprà come trasportare questo figlio di Xangô, così talentuoso, buon amico, e che era in un momento tanto brillante della sua carriera. Siamo molto tristi per la perdita di questa grande anima aperta alle collaborazioni. Vai in pace, compagno, grazie per tutto quello che hai condiviso con noi”




Alessio Surian

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