Musica Spiccia – Ti Coloro La Musica (Associazione Culturale Baule dei Suoni, 2021)

Qualche anno fa, in occasione della pubblicazione del disco “Tutti giù per terra” vi abbiamo raccontato approfonditamente quella straordinaria e bellissima realtà che è l’Associazione Culturale Baule dei Suoni di base ad Albese con Cassano, in provincia di Como, ed attiva da un ventennio nell’ambito della didattica musica con particolare riferimento allo studio e alla riproposizione della musica tradizionale italiana e della world musica. Ad animare e dirigere le attività dell’associazione comasca è Giulia Cavicchioni, musicista ed insegnante di violino che, grazie al suo peculiare approccio non accademico alla didattica, ha avvicinato bambini, ragazzi ed adulti alla musica, abbattendo gli steccati delle età, ma piuttosto educando alla memoria dell’udito e all’ascolto. In seno al Baule dei Suoni ha preso vita, nel 2006, la fortunata esperienza di Musica Spiccia, large ensemble, composto da strumentisti di tutte le età, che scoprimmo nel corso dell’edizione 2016 di Musica nelle Aie e che, finalmente, ha destato l’attenzione della critica con le apprezzate partecipazioni a Folk Est e Mare e Miniere e prima ancora con la vittoria dell’edizione 2020 del Premio Alberto Cesa. Proprio il 2020 ha rappresentato un anno complesso la formazione comasca che, a causa della pandemia e del lockdown, si è vista costretta ad adattarsi alle prove in remoto e, quando è stato il momento di ritrovarsi in presenza, è nata subito l’idea di realizzare un disco che cristallizzasse quel lavoro di insieme che era tanto mancato nel corso dell’anno. Ha preso vita, così, “Ti coloro la musica” gustoso viaggio sonoro declinato in dieci brani che si dipana dall’Italia a Capo Verde per toccare il Sudamerica. Si parte con la sinuosa melodia del tradizionale capoverdiano “Febri Funanà” a cui segue la brillante sequenza con “Fado Inmaculato” e “Moskwa” che ascoltate dal vivo rappresentano i vertici del repertorio live di Musica Spiccia. Si torna in Italia con il tradizionale “Vajù Vajù Soreile” in cui agli archi si affianca il coro delle voci rendendo l’atmosfera del brano ancor più suggestiva, per toccare poi il repertorio yiddish con “New York 1928”. La seconda parte del disco si apre ancora con “Fra Broqué”, brano tradizionale di Capo Verde apprese durante le frequentazioni di Baule dei Suoni dell’arcipelago dell’Africa Occidentale, dove collaborano ad una missione dei frati francescani. Se “La Partida” ci porta in Sudamerica e precisamente in Venezuela, la successiva “Nerinà” è brano accattivante che si snoda attraverso gli archi pizzicati, atmosfere orchestrali e spaccati per sole corde. L’omaggio al Brasile con “Samba De Bahia” e la bella rilettura di “Via Gleno” di Sandra Boninelli, completano un disco pieno di fascino e bellezza che coglie Musica Spiccia in una serie di appassionate performance tutte da ascoltare. 


Salvatore Esposito

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