Roscoe Mitchell/Jerzy Mazzoll/Sławek Janicki/Qba Janicki - For Sure. Live At The 11Th Mózg Festival 2015 (Muzyka Z Mózg/Bocian Records, 2020)

A breve distanza da "Splatter", pubblicato lo scorso anno da I Dischi di Angelica e che raccoglieva le registrazioni di due splendidi concerti, tenuti a Bologna nel maggio 2017, arriva sul mercato un altro prezioso documento dal vivo in cui apprezzare tutto il genio di Roscoe Mitchell nell’incontro con i componenti della Mazzoll & Arthythmic Perfection, una delle formazioni jazz più importanti della scena polacca degli anni Ottanta, momento storico cruciale per l’Est Europeo che fece da preludio alla caduta del Muro di Berlino. Il crollo del Comunismo e l’ascesa di Solidarność diede avvio ad una fase di grandi cambiamenti politici e sociali in Polonia e, a partire dagli anni Novanta, prese vita la “Yass Scene” con un gruppo di giovani musicisti di Danzica e Bydgoszc decisero che era il momento di sovvertire le regole e rompere i confini per ricercare una nuova espressività musicale. Nel loro DNA musicale scorreva il punk rock, i Beatles, Frank Zappa e Captain Beefheart, ma anche Mozart, Miles Davis, John Coltrane e Eric Dolphy e l’obiettivo era quello di dare vita ad uno stile che combinasse l’energia del punk con la sensibilità del jazz, senza perdere di vista la lezione imparata dai loro riferimenti musicali. A battere il primo colpo furono i Miłość, che nel 1994 registrarono un disco dal vivo con Lester Bowie che ospitarono successivamente anche in “Talkin 'About Life & Death”, la sua ultima incisione in studio. In quel periodo era uscito anche “Out Out to Lunch” (Muzyka Z Mózgu, 1994), l’omaggio al compianto Eric Dolphy della Mazzoll & Arthythmic Perfection, eccellente band composta da Jerzy Mazzoll (clarinetto), Janusz Zdunek (tromba), Sławek Janicki (contrabbasso), Jacek Majewski (percussioni) e Tomasz Gwinciński (batteria) e che ogni sera suonava al Mózg di Bydgoszcz, un club all’epoca appena nato ma che è ancora oggi attivo. Il gruppo polacco inviò il disco all’Art Ensemble Of Chicago proponendogli una collaborazione e poco tempo dopo arrivò la proposta di registrare insieme. Non fu affatto semplice organizzare il progetto soprattutto dal punto di vista logistico e, circa dieci anni dopo, quando ormai le speranze di realizzarlo erano svanite, Slawek Janicki incontrò Roscoe Mitchell a Poznań. Il sassofonista lo saluto e gli chiese subito quando avrebbero registrato il disco, ma dovette trascorrere altro tempo. Arhythmic Perfection persero un componente, così come l’Art Ensemble Of Chicago perse alcuni componenti. Finalmente nel 2015, i fondatori delle due band: Roscoe Mitchell e Jerzy Mazzoll, Sławek Janicki e suo figlio Qba si ritrovarono per un doppio concerto sul palco del Mózg e il risultato è documentato dal disco “Four Sure. Live At The 11Th Mózg Festival 2015". L’ascolto è un’esperienza da vivere fino in fondo, cercando di coglie ogni dettaglio di questo sorprendente incontro con le nove tracce del disco che si susseguono quasi senza soluzione di continuata, in una magmatica e sorprendente improvvisazione a tutto campo. Si parte con “One Sound Part I (Prelude Trio)” con il clarinetto basso di Mazzoll che dialoga con la batteria di Qba e il basso di Janiki che fanno da preludio all’ingresso del sax di Roscoe Mitchel che ci conduce alla lunga scorribanda sonora di “One Sound Part II (Four Sure)” e “One Sound Part III (Four Spirit)”, il vertice del disco arriva con la quarta traccia "Second Sound (Double Dialogues)” nella quale Mitchell ci regala un superbo assolo di sax soprano. Il quartetto al completo è protagonista di "Third Sound (Two Trios)" e "For Love (Transport)" due alti esempi di free-jazz, mentre nelle conclusive "Trans (Love Terrain)" e "Syberian (Love Train)" vedono Mitchell alle prese con l’elettronica, ampliando ancor di più il reggio espressivo ed esplorativo del quintetto. Da non perdere. 

 

Salvatore Esposito

Posta un commento

Nuova Vecchia