Carlo Pestelli – Aperto per ferie (Nota, 2020)

Cantautore, scrittore e, da qualche anno, direttore artistico di quella bella realtà che è “MusiCogne-Musiche di Legno”, Carlo Pestelli nasce artisticamente nel fermento creativo della scena cantautorale torinese, ma le sue radici musicali ed ispirative vanno ricercate nel suo amico e maestro Fausto Amodei, nei Cantacronache e in Alberto Cesa, ma anche in Giorgio Gaber, Bruce Springsteen, Gianmaria Testa e Claudio Lolli. Dopo avere debuttato nel 2009 con “Un ora d’ara” e aver dato alle stampe una bella monografia su “Bella Ciao”, lo ritroviamo con “Aperto per Ferie” disco nel quale ha raccolto dieci brani, dieci bozzetti iconici sospesi tra passato e presente, nei quali i suoi studi di italianistica si sposano con le sue passioni per la canzone d’autore e l’umorismo. Giochi di parole, nonsense, ardite collisioni narrative e vertigini letterarie si accompagnano a brillanti arrangiamenti acustici dando vita ad una raccolta di canzoni che intrecciano ironia, sarcasmo e riflessioni profonde sul mondo che ci circonda. A racchiudere perfettamente il senso dell’opera è il titolo, ispirato da un cartello trovato in una cartoleria a Gonnesa in Sardegna dove si era recato per seguire un corso di canto popolare tenuto da Elena Ledda per il Festival Mare e Miniere. Complici di Pestelli in questa nuova avventura sono il coproduttore Paolo Rigotto (batteria), Federico Marchesano (contrabbasso), Vincent Boniface (clarinetto, organetto diatonico e sax soprano), Umberto Poli (chitarra e ukulele) e Roberto Grosso a cui si aggiungono quali ospiti speciali Maria Giua (cori), Paolo Bonfanti (chitarra elettrica), Alex Gariazzo (chitarra elettrica, basso, Square nick, uku bass, mandolino e chitarra baritona), Enzo Maolucci (voce) e Valeria Tron (voce). Aperto dalla divertente incursione nella canzone cabarettistica di Gufi e Cochi e Renato di “Agavi sdrucciole”, il disco ci conduce attraverso gli echi West Coast della ballata sul precariato “Ahi Marì” in cui spicca la chitarra di Paolo Bonfanti e il rock di “P. IVA”, ispirata al libro di poesie “È partita Iva” di Pier Mario Giovannone. "Note di un centromediano metodista" riprende il rapporto tra canzone d’autore e calcio già esplorato da Francesco De Gregori e Ligabue, ma nel contempo rende omaggio alla vicenda artistica dello scrittore grossetano Luciano Biancardi. Se "Alda" racconta il tramonto di una storia d'amore, "Chissà se" ci regala un bel duetto con Maria Giua a cui segue "Sotto il cielo di Olga" nella quale viene ricordata l’artista torinese Carol Rama. L’intensa riflessione sull’amore "Amore non può dire d'esser stato" ci conduce verso il finale in cui spiccano i duetti con Enzo Maolucci in “Test a Crocette” e con Valeria Tron in “Una Vita Fa” in cui Pestelli canta la storia di due amanti mancati. “Aperto per ferie” è, dunque, un disco appassionato, nel quale si accompagna cura musicale e ricercatezza nella cura dei testi, un esempio di canzone d’autore vecchio stile che non mancherà di appassionare gli ascoltatori. 



Salvatore Esposito

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