Mina/Ivano Fossati – Mina Fossati (Pdu/Il Volatore, 2019)

All’annuncio improvviso di un disco che regala insieme le voci di Mina e Ivano Fossati, siamo rimasti tutti senza parole e in grande attesa; soprattutto il ritiro di Fossati è stato per la canzone d’autore italiana una grave perdita. L’idea di ascoltare quindi di nuovo la sua voce cantare e i suoi strumenti suonare, dopo tanto tempo, ha riempito di aspettative addetti ai lavori e vecchi fan orfani. C’era poi l’attesa per questo nuovo tentativo di alchimia, questo incontro tra due giganti della musica “che gira intorno” in Italia. Scoprire peraltro che questo tentativo era andato a vuoto negli anni Novanta per volontà delle case discografiche, che incredibilmente non credettero a un simile progetto (ma quanta miopia!), ha reso l’evento ancor più audace e interessante. Certo. Il rischio di delusione era grosso. E lo sappiamo: laddove le aspettative sono altissime più forti sono poi le richieste di bellezza. Eppure dobbiamo dire, dopo tanti ascolti, che questo lavoro entra felicemente nelle nostre orecchie e nel nostro quotidiano: saranno queste voci, così familiari e quindi così rassicuranti, saranno queste atmosfere così intime in alcuni casi e così divertite in altre, ma sempre dolci, nel senso di mai violente, mai sopra le righe, mai alla affannosa ricerca di inutili performance, sarà infine che questo è un disco adulto, per un ascolto di adulti ... ma possiamo dichiarare, senza tema di smentita, che si tratta di un progetto riuscito, felice ed egregio. E proviamo a spiegare il perché. Innanzitutto per quanto già detto: non solo regge all’ascolto ripetuto nel tempo, ma affeziona sensi e orecchie, familiarizza con l’ascoltatore, mostra tutta la personalità e l’autorevolezza degli artisti che lo hanno realizzato. Non è affatto un disco perfetto, nel senso di realizzato con eccessivo puntiglio e zelo. È pieno di piccoli difetti, di incertezze, di tremiti. Questo lo rende vero, non artefatto, mai freddo. E purtroppo va detto che alcuni dischi di Mina creano quel tipo di imbarazzo che ti fa dire: tecnicamente perfetto ma troppo glaciale. Non è questo il caso e, anzi, la voce così anziana di Mina, che riesce nel suo solito capolavoro di intonazione ad adattarsi alla perfezione alla poetica dell’amore di Fossati, intenerisce coscienza e cervello. Mina è chiaramente una donna di estrema intelligenza e come tutte le persone intelligenti sa comprendere il senso delle cose e allo stesso tempo sa essere malleabile. Perché questo è un disco scritto interamente da Fossati: è un disco di Ivano Fossati e non un disco “per Mina” e la bellezza sta anche in questo: nella capacità della nostra grande interprete ad entrare con classe nel mondo fossatiano. A farlo suo. Basti pensare a quel gioiello, destinato ad entrare per sempre nell’élite della canzone d’autore, che è “Luna diamante”, dove Mina racconta, nello spazio di pochi minuti, tutta la forza, la pazienza ma anche lo strazio di un amore, di un amore che dura; e lo fa nell’istante di uno sguardo, di notte, alla luna. Ed è poi questo il tema del disco: un concept album, sull’amore declinato in tutte le maniere, dove si parla di attesa, perdono, lontananza, distanza emotiva, stanchezza, ma anche della forza del bene reciproco, della volontà di provare, restare, magari ancora giocare. Parla quindi dell’amore maturo, dell’Agape più che dell’Eros. È un album quindi che parla – lo accennavamo prima - ad una generazione adulta. Non per suono, ma per poetica. Ne sono dimostrazione, ciascuno a proprio modo e con diversa riuscita, “Ladro”, “La guerra fredda” ma anche “L’infinito di stelle” e “Niente meglio di noi due”, che ammiccano, naturalmente, anche alla sintesi artistica tra i due protagonisti del disco, il cui incontro di voci è misurato e felice. I suoni sono sempre raffinati, qualche sperimentazione, qualche evocazione del passato, qualche ritmo sudamericano, archi e fiati, piano (Danilo Rea) e le infinite chitarre di Ivano Fossati. Insomma: dopo questa riuscita non resta che sperare in altre sorprese! 


Elisabetta Malantrucco

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