PeM! Parole e Musica in Monferrato, Monferrato 25 agosto - 3 ottobre 2019

L’edizione 2019 della rassegna “PeM! Parole e Musica in Monferrato” si è confermata essere l’appuntamento musicale più interessante della fine estate tra le colline patrimonio Unesco. Dieci incontri tra musica, letteratura, arte e sport, comprese una serata dedicata a Fausto Coppi, una “camminata letteraria” con Giuseppe Cederna, e uno spazio per l’arte con un evento intitolato “Outside – Inside”, in cui le conversazioni sull’arte sono state accompagnate dagli interventi musicali di Carlot-ta. Gli appuntamenti prettamente musicali, condotti come sempre dal direttore artistico Enrico Deregibus, hanno visto alternarsi musicisti diversi per genere musicale ma accomunati dalla voglia di raccontarsi, passando dalle proposte più ricercate ad artisti ormai affermati a livello nazionale. Tra questi ultimi gli Zen Circus, chiamati ad aprire la rassegna. Reduci dalla partecipazione al festival di Sanremo e con la loro autobiografia fresca di stampa, hanno raccontato la storia di una rock band che, partendo da una realtà di provincia e assolutamente indipendente, è riuscita ad arrivare a un grande pubblico rimanendo sempre se stessa. 
Dall’altro lato della simbolica barricata, un cantautore quasi di culto ma che meriterebbe ben altra considerazione, Giovanni Truppi. Presentato come “il genio della nuova canzone d’autore italiana”, Truppi ha favorevolmente impressionato il pubblico, che per buona parte non lo conosceva, raccontando un percorso musicale che dagli studi di pianoforte e canto l’ha portato alla canzone d’autore, e alla follia di costruirsi un pianoforte su misura per poterlo portare in tour, passando poi alla chitarra da autodidatta, e regalando in chiusura alcuni brani in versione acustica che hanno strappato applausi più che convinti. Artisti ormai riconosciuti e affermati presso il grande pubblico sono certamente Marina Rei e Roy Paci. La cantautrice romana, in una veste intima, si è messa a nudo raccontando episodi molto personali della sua vita, dal rapporto col padre, uno dei più importanti batteristi italiani, alla decisione di iniziare a scrivere i testi delle sue canzoni, eseguendo in maniera coinvolgente e appassionata alcuni suoi classici, dal suo primo testo, “Noi”, alla hit “Al di la di questi anni”, passando per un brano intenso come “Donna che parla in fretta” e la cover di “Canzone dell'amore perduto” (Fabrizio de André), restituendo l’immagine di una donna e un’artista
certamente coraggiosa. E in chiusura ha regalato ancora emozioni con altri due brani chitarra e voce: una partecipata versione di “Monna Lisa” (Ivan Graziani) e il suo classico “Un inverno da baciare”. Atmosfera quasi specularmente opposta quella proposta da Roy Paci. Affabulatore incontenibile, ha da subito preso in mano la serata con una miniera di racconti conditi da aneddoti divertentissimi, scoprendo anche un lato quasi da attore comico che pochi conoscevano. Partendo dal bambino innamorato della tromba che muove i suoi primi passi nella banda di paese per accompagnare i funerali, passando per il servizio militare svolto nella banda della Marina, con la quale passa un anno intero in giro per il mondo suonando ovunque, per arrivare al tour mondiale insieme a Manu Chao suonando nei più importanti festival come headliner. Accompagnato dalla sua immancabile tromba e dal tastierista degli Aretuska Antonino Amabile, il musicista siciliano ha incantato il pubblico con la sua verve, la magia della sua tromba e una manciata di bellissime canzoni, da “Augusta”, una mini autobiografia in quattro minuti, a una sentita versione della famosa “Malarazza”, senza dimenticare “Yettaboom”, “No stop”, “Cantu siciliano”, chiudendo con la prima esecuzione live del suo unico brano d’amore, “Beautiful Like The Sunshine”. 
Caso a parte quello del rap, rappresentato in questa edizione 2019 di PeM! dal torinese Ensi. Il maestro del freestyle, peso massimo del rap tricolore, ha raccontato il suo incontro con questa musica e come questa sottocultura si sia diffusa in Italia, facendo presa prima su una ristretta cerchia di giovani e poi allargandosi a macchia d’olio, diventando oggi il principale linguaggio musicale giovanile. Dai primi passi quando, ancora giovanissimo, sconfiggeva nelle battle i rapper di dieci anni più grandi di lui arrivando a conquistarsi il suo spazio sul campo, all’ingresso nel mondo delle grandi case discografiche e della canzone italiana, con i rappers ormai diventati autori richiestissimi da tutti. Per lui, al parco della Torre di San Salvatore si è presentato un pubblico di giovanissimi, pronti a cantare parola per parola i suoi testi. Da “Thema Turbodiesel” a “Rat Race” e “Fratello Mio”, Ensi ha dato prova di quella che è la forza del rap: raccontare la vita vera dei suoi interpreti, senza nascondere nulla, in maniera diretta, usando un linguaggio potente e coinvolgente. 
Per l’ultimo appuntamento, si scende dalle colline del Monferrato per una serata dedicata a Camilleri e alla sua Sicilia nell’accogliente sala del Centro Comunale di Cultura di Valenza Po. Sul palco la bravissima Francesca Incudine per un vero e proprio concerto, interrotto solo da una pausa dedicata alla lettura di un brano del Maestro siciliano e ai ricordi di chi l’ha conosciuto direttamente. La cantautrice di Enna conquista subito il pubblico della gremitissima sala con la sua carica e l’energia positiva del suo canto, con la sua comunicatività e con la forza di alcune splendide canzoni in siciliano tratte dal suo ultimo lavoro “Taraké”, più una notevole versione del tradizionale “Vitti ‘na crozza”, con intro “a cappella” e ingresso in sala alle spalle del pubblico per la seconda parte del concerto. Si chiude così nella maniera migliore l’edizione 2019 di una rassegna di pregio, una delle poche di questo livello in provincia di Alessandria, esperimento coraggioso di portare musica di qualità nelle piccole realtà di provincia del basso Monferrato. 



Giorgio Zito

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