Artisti Vari – Il canto popolare di Tricarico (A.P.S. Planar, 2019)

"Tutte le volte che vado giù, succede che a un certo punto cantano, non so perché. Faccio una domanda, chiedo qualcosa e all'improvviso la gente non parla più: in riposta alle mie domande, prende e canta. Un fatto che mi sorprende molto". Così Diego Carpitella riportava le parole di Ernesto De Martino a margine delle sue ricerche sul campo in Basilicata e a Tricarico e ciò è significativo per comprendere come la cultura del canto sia fortemente radicata in quel territorio, scandendo il tempo, il ritmo del lavoro nei campi ma anche i riti, le pratiche magico-religiose, coreutiche e liturgiche. A questo ricchissimo corpus di canti legato tanto ai cicli del lavoro contadino, quanto a quelli della vita è dedicato "Il Canto Popolare di Tricarico", cofanetto composto da cd e dvd, realizzato nell’ambito delle iniziative di Promozione e Comunicazione del Patrimonio Culturale intangibile della Regione Basilicata, e che rappresenta la prima e parziale tappa di un più ampio progetto di ricerca compiuto dal musicista Antonio Guastamacchia, ben noto per essere parte dei Tarantolati di Tricarico e per aver collaborato con Antonio Infantino e che ha visto la collaborazione di diverse professionalità, coinvolte a vari titolo nel progetto. Il disco raccoglie sette brani, per lo più raccolti dalla viva voce degli informatori Antonio Benevento, Angela Abate, Isabella Rosolio, Angela Benevento, Giuseppe Curci, Maria Carmela Giampietro e che nel loro insieme ripercorrono il ciclo della vita dalla nascita alla morte. Si parte con la dolce “Ninna Nanna” per toccare il canto all’altalena “Kuanni lu ciocce 'nghiana alla cerasa”, interpretato da Guastamacchia, e la melodia “alle sune” di “Ij me ne vaggje scene passe passe” per giungere alla festa di matrimonio con la superba tarantella “Ke l-akkue ka te lave lu matine” con la partecipazione alla zampogna di Antonio Miseo. Si prosegue con il canto liturgico “Capitolo della Madonna” e quelli di lavoro “A pesaèure”e “Alla pelènzeke” prima di giungere al finale con “Pianto Funebre”. Ad accompagnare il cd è il dvd che raccoglie il breve ma interessantissimo documentario che raccoglie le immagini delle ricerche sul campo tra le vie e le case di Tricarico, ma soprattutto il curato booklet recante i testi trascritti e tradotti da Antonella Vizzuso e dei quali è riportata una accurata analisi a margine. “Il canto popolare di Tricarico” è, dunque, il primo passo di un progetto che ci auguriamo possa cristallizzare in modo quanto più completo e dettagliato possibile il canto tradizionale lucano. 


Salvatore Esposito

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