Per chi segue Blogfoolk, Mario Bonanno non ha bisogno di presentazioni, non solo perché le nostre pagine di tanto in tanto sono state impreziosite da suoi contributi, ma anche per la sua pregevole serie di saggi sulla canzone d’autore che, nel 2018, si è arricchita di un nuovo ed interessante progetto editoriale con pubblicazione del primo volume dedicato agli anni Settanta della collana “33 Giri. Guida ai cantautori italiani”, monografie che ripercorrono un decennio di storia italiana e in parallelo prendono in esame la
produzione discografica dei principali e più rappresentativi cantautori. A meno di un anno di distanza dalla pubblicazione di quest’ultimo, il critico musicale siciliano torna con il secondo capitolo della serie dedicato agli anni Ottanta, gli anni del Riflusso, della fine dell’impegno sociale e dell’ideologia, degli yuppies e dell’affermazione del Partito Socialista che, con Bettino Craxi al governo, cavalcava l’onda della “Milano da bere” proponendola come modello per l’intera nazione. I cambiamenti e le trasformazioni sociali, politiche e culturali si sussegono di anno in anno, fino alla caduta del Muro di Berlino che segnerà la fina di un era. Sono anche gli anni della inesorabile ascesa della mafia che comincia la sua serie di vittime eccellenti come il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e sua moglie Emanuela Setti Carraro, e quelli dell’affermazione di nuove tecnologie come il Commodore 64 che arriva nelle case degli Italiani. Dal punto di vista musicale si afferma la disco music e la new wave in ambito rock, così come la cura per i testi viene lasciata da parte prediligendo la sperimentazione tou court. La canzone d’autore segue quello che è momento storico, facendosi meno impegnata del decennio precedente e con un tratto più commerciale e leggero. Accanto ai ruggiti dei protagonisti degli anni Settanta come Francesco De Gregori, Giorgio Gaber, Fabrizio De Andrè e Vecchioni, si assiste all’affemazione di nuove voci come Mario Castelnuovo, Alice e Sergio Caputo, ma anche alla consacrazione di Franco Battiato, Vasco Rossi e Ron. Certo non mancano gli inciampi di Edoardo Bennato e le divagazioni nelle frivolezze di Antonello Venditti, così come si assiste alla rinnovata vena creativa di Enzo Iannacci ed Ivano Fossati. Come accaduto nel volume sugli anni Settanta, Bonanno riesce a fotografare tutto questo in poco meno di centocinquanta pagine, raccontando anno per anno attraverso gli avventimenti principali e i focus sui dischi pubblicati, il tutto senza fare sconti critici a nessuno come nel caso di Venditti e Vasco. Si potrebbe dire che la selezione dei dischi scelti per i vari anni possa essere troppo personale tuttavia, a ben vedere, le scelte sono state operate seguendo il criterio della rappresentatività, con buona pace degli esclusi che restano, in ogni caso, figure marginali al contesto storico. In questo senso si comprende perfettamente la scelta del sottotitolo “guida ai cantautori italiani” e ciò in considerazione anche della capacità di raccontare che alcuni cantautori hanno rispetto ad altri. Insomma Mario Bonanno conferma ancora una volta di essere un narratore avvincente della storia culturale della nostra nazione.
Salvatore Esposito
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