La Piva Dal Carnér, Serie II, n.22/23, luglio/ottobre 2018/La Piva Dal Carnér, Serie II, n.24, gennaio 2019

Attendevamo la pubblicazione de La Piva Dal Carnér ormai da qualche mese e, nonostante un po’ di ritardo dovuto a difficoltà di varia natura, eccoci con ben due uscite (di cui una doppia) che confermano come questo baluardo di resistenza culturale non si arrenda ma anzi amplia il proprio raggio d’azione come conferma il recente docu-film “L’Appenino che suonava” per la regia di Alessandro Scillitani e la sceneggiatura di Bruno Grulli. Proprio la lavorazione di quest’ultimo ha reso necessario il rinvio di alcuni contributi ai numeri successivi, tuttavia nel numero doppio 22/23 di luglio/ottobre che mette a confronto i redattori storici del foglio rudimentale con due new entry. Si apre, infatti, con le storiche firme di Giancorrado Barozzi che riflette su come il canto da osteria si sia trasferito su YouTube e Gianpaolo Borghi con un ricordo sulla scrittrice Maria Carmi e sul suo lavoro in Val d’Enza. Si prosegue con i giovani Eugenia Marzi che propone un saggio breve su Gaspare Ungarelli in occasione dell’ottantesimo anniversario della sua scomparsa e Fabio Spezzani con una panoramica sui suonatori del comune di Baiso. 
Completano il numero il contributo di Paolo Vinati e Barbara Kostner sui canti ladini raccolti in Sud Tirol tra il 1940 e il 1941 e un racconto di Lorg. Il numero 24 si apre, invece, con Marco Bellini e Gianpaolo Borghi che rendono omaggio alla memoria di Marcello Conati, autore del volume “Canti popolari della val d’Enza e della val Cedra”, deceduto a Parma il 18 dicembre. Il contributo “Proposta di catalogazione delle müse: i 21 strumenti storici superstiti” firmato da Daniele Bicego offre uno spunto di riflessione interessante su una necessaria ricognizione su ventuno aerofoni riesumati da realizzarsi con la stessa impostazione del n.74/2012 nel quale venivano prese in esame diciotto pive emiliane. Antonietta Caccia presenta con dovizia di particolari il n.55 della rivista Utriculus, da alcuni anni gemellata con la Piva dal Carnér. Illuminante è, poi, l’intervista di Andrea Talmelli a Cesare Bermani sul recente libro “E non mai più la guerra” che smentisce le tante falsità che, ancora oggi, certi autori scrivono sui canti di trincea. Completa il numero una cronaca sullo Zampetto 2019 consumato il 17 gennaio nel giorno di Sant’Antonio Abate. 


Salvatore Esposito

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