Polistrumentista, autore e compositore di formazione accademica, Simone Baldini Tosi vanta un articolato percorso artistico che lo ha portato a muoversi in ambiti musicali differenti, collaborando, tra gli altri, con Luca Madonia, Freak Antoni & Ale Mostacci e Sandro Luporini e successivamente, a partire dal 2001, a dedicarsi allo studio dello Yoga, frequentando le lezioni di Dharma del monaco zen Thich Nhat Hanh e lo stage con il maestro indiano Ashutosh Sharma. Da queste esperienze nel 2016 ha preso vita il concerto/lettura “La pace è ogni passo - letture di e canzoni ispirate da Thich Nhat Hanh” portato in scena in Italia e in Svizzera ed in particolare presso il Lama Tzong Khapa il più grande centro buddista d’Europa. A distanza di due anni, Simone Baldini Tosi torna con “Mentepresente”, quarto album in carriera, nato dal concept live omonimo, nel quale le parole delle canzoni ispirate dal Ven. Thich Nhat Hanh si intrecciano fra suono e discorsi di Dharma dando vita ad un percorso verso il suono interiore. E’ quello che all’esterno appare come silenzio e che dentro risuona come profondissimo dal punto di vista esistenziale. Prodotto attraverso una fortunata compagna di crowdfunding, il disco raccoglie dieci brani, ispirati dai grandi pensatori orientali come Milarepa, Shankara, Gautama, e dai contemporanei come Thich Nhat Hanh, Vimala Takar, Krisnamurti e nei quali vengono affrontate tematiche logiche della nostra errata percezione della vita, dalla logica si arriva a flussi musicali dove si abbandona la logica stessa per immergerci unicamente nel “qui e ora”. Dal punto di vista musicale i brani si muovono tra la canzone d’autore occidentale e la forma del mantra, mescolando poesia e potenza evocativa del suono orientale, spaziando da atmosfere meditative al silenzio interiore. Il risultato è un lavoro che esce dallo stereotipo delle riletture occidentali della musica tradizionale indiana per approdare ad una cifra stilistica originale che unisce oriente ed occidente. Seguendo il percorso che ha compiuto lo Yoga nel nostro paese trovando una sua forma, allo stesso modo le composizioni di Baldini Tosi rappresentano il perfetto bilanciamento tra forma canzone e ricerca interiore. Durante l’ascolto, a colpire sono brani come il mantra iniziale “Nemo Shakyamun”, l’introspettiva “Vertigine”, la superba rilettura di “Montesole” dal repertorio dei P.G.R. e le poetiche “Nuvola” e “Amare è umano”, ma il vertice del disco arriva nel finale con lo splendido strumentale “Mudita”, tutto giocato tra vocalizi ed evocazioni sonore, che suggella un lavoro appassionante non solo chi ama la musica orientale ma anche a coloro che sono attenti alla canzone d’autore. Completa idealmente il disco il racconto breve “Lo scoiattolo dell’illuminazione”, al quale Simone Baldini Tosi affida le sue riflessioni dopo una meditazione seduta.
Salvatore Esposito
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