Loano, tredicesimo anno di un Festival consolidato per attitudine e impegno. Il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana non soltanto è cresciuto per la qualità dei concerti che animano la cittadina rivierasca savonese, ma è divenuto, attraverso le scelte musicali e gli incontri pomeridiani con artisti, musicologi e addetti ai lavori, un luogo di riflessione su categorie come tradizione, identità e autenticità. Da un’idea di fissità delle ‘radici’, inscritta nelle motivazioni che hanno generato la manifestazione, in concreto negli anni il Festival loanese è diventato la platea in cui ci si confronta con le “ali”, che rispecchiano il mutamento dei linguaggi popolari, vuoi declinati in senso autorale, vuoi sviluppati nel confronto con l’altro da sé e nel continuo rinnovarsi degli stili di fronte ai processi di globalizzazione. Ciò vale a maggior ragione per l’edizione 2017, dal titolo “In viaggio”, scelto dall’associazione Compagnia dei Curiosi – che organizza, coordina e produce splendidamente la manifestazione – e dal direttore artistico John Vignola, giornalista di Rai Radio 1: il viaggio è quello della tradizione e dell’accoglienza, della documentazione delle nuove mescolanze e delle musiche migranti.
Il Premio Loano è un festival indomito, che lotta di anno in anno (e non dovrebbe, visto lo statuto della manifestazione, unica in Italia per autorevolezza) contro i tagli continui dei finanziamenti pubblici, indifferenti al suo alto profilo culturale (speriamo che le dichiarazioni pubbliche sul valore del festival fatte sul palco dagli amministratori locali siano foriere di risorse adeguate a una manifestazione non assimilabile ad altri eventi estivi decisamente effimeri). Perché, per chi lo avesse dimenticato, il festival consegna annualmente un riconoscimento al miglior disco di ‘musica tradizionale italiana’, dopo un’ampia selezione di materiali discografici e il voto primaverile di una consistente giuria di giornalisti e accademici di ambito musicologico, mentre la direzione del Festival sceglie a chi assegnare il Premio alla Carriera e il Premio alla Realtà Culturale (onore toccato quest’anno toccato proprio a “Blogfoolk”). Per di più, il valore aggiunto del Festival è la dimensione amichevole, la serenità dell’incontro-confronto, che iniziato nel corso dei dibattiti pomeridiani ai giardinetti del lungomare de “Il Premio incontra…” prosegue a cena o nel dopo concerto.
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