Massimo Bonanno, The Rolling Stones 1961-2016. La storia, i dischi e i grandi live, Vololibero Edizioni 2017, pp.552, Euro 22,00

Noto per essere l’autore dell’imprescindibile “The Rolling Stones Chronicle”, pubblicato in tutto il mondo e tradotto in diverse lingue, Massimo Bonanno ha seguito da vicino le vicende artistiche della band di Mick Jagger e soci a partire dalla metà degli anni Sessanta, essendo stato incaricato dal loro sito ufficiale di curare la parte relativa agli archivi delle tournées e dei concerti della band. La sua passione lo ha condotto recentemente a dare alle stampe “The Rolling Stones 1961-2016. La storia, i dischi e i grandi live” volume edito dalla sempre attivissima Vololibero Edizioni per la collana Heroes, nel quale racconta la carriera della band inglese, ripercorrendo la loro discografia album per album, senza tralasciare alcun particolare dalle sedute e gli studi di registrazioni ai musicisti coinvolti passando per le varie rarità, i concerti e i bootleg. In parallelo viene analizzata anche la loro storia partendo da un iniziale focus sugli esordi dei singoli membro per spaziare ai primi nuclei del gruppo, fino a raggiungere alla nascita dei Rollin’ Stones e all’incisione del loro primo singolo con l’arrivo del produttore e manager Andrew Oldahm. Proprio grazie a quest’ultimo e a Philip Townsend, fotografo di riferimento della Londra degli anni Sessanta, Bonanno è riuscito a districarsi attraverso l’immensa mole di notizie, aneddoti, rumors, scandali, pettegolezzi e trasgressioni della band, raccolti dalla viva voce di giornalisti musicali, tecnici del suono e altre persone che in epoche diverse hanno gravitato attorno agli Stones, dando vita ad una incalzante narrazione fino ai giorni nostri. Interessante in questo senso sono proprio i capitoli dedicati agli ultimi anni che hanno condotto gli Stones al ritorno al sound blues delle loro origini con “Blue & Lonesome”. Insomma, questo volume è l’occasione giusta per immergersi all’interno dell’universo dei Rolling Stones ed attraversarlo in lungo ed in largo, magari ascoltando uno dei loro dischi. 


Salvatore Esposito

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