Festival Itinerante e Concertone de La Notte della Taranta, Comuni della Grecìa Salentina (Le), dall’ 8 al 27 Agosto 2016

La diciannovesima edizione del Festival La Notte della Taranta passerà certamente alla storia come quella del ritorno a casa, dopo il lungo e forse troppo affannoso peregrinare attraverso suoni ed artisti troppo distanti dalla tradizione salentina, alla ricerca di una esposizione mediatica non necessaria e persino dannosa. Lo svolgimento del Festival Itinerante e del Concertone ci raccontano di una salutare inversione di tendenza, resasi in qualche modo necessaria per vari fattori non ultimo gli inevitabili tagli di budget rispetto agli precedenti anni (si veda la polemica giornalistica seguita alla nuova gestione di Puglia Sounds). Insomma si è fatto di necessità virtù, e questo, senza dubbio, per merito dei due direttori artistici: Luigi Chiriatti, che ha curato la ragnatela dei quarantaquattro concerti distribuiti nell’arco di sedici giorni, e Daniele Durante le cui sapienti mani hanno dato nuova linfa vitale al Concertone. Siamo certi che anche quest’anno non mancheranno le polemiche, le critiche e il dissenso ma un dato è certo, e lo abbiamo raccontato work in progress nell’articolo di presentazione firmato da Flavia Gervasi, dal 2016 si è cominciato a ragionare in una prospettiva progettuale futura. In questo senso significativa ci appare la stabilizzazione della line-up dell’Orchestra con il suo impegno costante in tour in Italia ed all’estero. Tutto ciò contribuirà certamente ad affinare, migliorare e far crescere finalmente una progettualità a livello artistico, di contenuti e certamente anche sonoro.
Daniele Durante, insomma, è riuscito nell’impresa da anni messa in campo e mai realizzata, e questo è un segnale di cui tener certamente conto. Altro importante elemento di novità di quest’anno è stato il battesimo del fuoco de “L’altra tela”, sei concerti di grande pregio, che hanno rappresentato un compendio necessario agli spettacoli del festival Itinerante e in qualche modo hanno reso meno amara la sorpresa dell’assenza di produzioni originali con ospiti stranieri, appuntamento immancabile degli anni scorsi. Poco male perché questo festival nel festival, nei luoghi più suggestivi della Grecìa Salentina, ha offerto momenti di grande musica, a partire dall’omaggio alla “Gatta Cenerentola” di Roberto De Simone portato in scena il 10 agosto nella meravigliosa cornice di Acaya da Giovanni Mauriello, uno dei componenti storici della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Soleto ha ospitato, il 19 lo spettacolo “Note di Viaggio” di Pino Ingrosso, il 20 è stata la volta di Martignano con i canti e le musiche di barberia di Dario Muci e del mandolinista Antonio Casolaro con il pubblico a ballare valzer e polke, mentre il 21 il palazzo Baronale de Gualtieriis di Castrignano de’ Greci ha fatto da cornice perfetta all’elegante recital di Giorgio TIrabassi che ha presentato dal vivo le canzoni della tradizione romana tratte dal recente “Romantìca”. Il gustoso concerto in duo di Alfio Antico e Attilio Turrisi alle corde del 22 a Cutrofiano ha fatto da preludio all’evento più atteso del Festival Itinerante ovvero il riallestimento di Riccardo Tesi di “Bella Ciao” che ha raccolto un foltissimo pubblico in Piazza Castello a Sternatia.
Avere l’opportunità di vedere dal vivo questo spettacolo significa assistere ad una lezione di musica tradizionale, di storia d’Italia raccontata dal basso, ma soprattutto di libertà e democrazia, un viaggio nel tempo, seguendo le rotte sapientemente tracciate dai mantici dell’organetto di Tesi, dalle percussioni di Gigi Biolcati e dalla chitarra di Andreino Salvadori, ma soprattutto dalle intense voci di Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Elena Ledda ed Alessio Lega. Venendo più direttamente al Festival Itinerante, non possiamo non sottolineare gli ottimi concerti di Antonio Amato, nella serata di apertura l’8 agosto a Corigliano d’Otranto, in cui ha presentato il suo ultimo album “Speranze”, il concerto dei Musicisti Del Basso Lazio il giorno seguente a Cursi, il nuovo progetto artistico di Enza Pagliara “Fiddha tis cardìa” visto ad Acaya e quello di Ninfa Giannuzzi e la compagnia di Re Sale a metà strada tra canzone d’autore e musica tradizionale salentina ed ancora il bel live di Mimmo Epifani e Josè Barros, andati in scena a Zollino l’11. Un set come sempre frizzante per le Triace a Calimera il 12 in cartellone insieme ad Officina Zoè, così come belle sorprese sono arrivate dai Criamu a Carpignano Saletino il 17, dal virtuoso violinista Ruggero Inchingolo e Suoni Dal Mediterrano Project a Cutrofiano il 22 e dalla data conclusiva di Martano il 24 nel corso della quale gli Alla Bua hanno presentato il nuovo disco “Salenticidio”, mentre al Canzoniere Grecanico Salentino è spettata la chiusura in grande stile della ragnatela.

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