Musicista istrionico ed eclettico, definito “Il Tamburo Parlante”, Alfio Antico è uno dei maggiori studiosi della musica tradizionale siciliana, di cui è fine interprete e grande custode. Circondato sin da piccolo dalla musica, ed affascinato dal suono e dalla ritmica del tamburo a cornice, impara a costruirne lui stesso apprendendo ogni segreto dalla nonna, alternando sino a diciotto anni l’attività della pastorizia con la sua passione. A scoprirlo è Eugenio Bennato, al quale si succedono collaborazioni con Fabrizio De André, Vinicio Capossela, Lucio Dalla e Carmen Consoli. Proprio con la cantantessa nasce un importante sodalizio, che va al di là del rapporto artistico e che li porta a collaborare a stretto contatto. Il suo esordio con Anima ‘Ngignusa del 2000 raccoglie grandi consensi di pubblico e critica come del resto anche i successivi Supra Mari del 2002 e Viaggio in Sicilia del 2005. Prodotto da Carmen Consoli e pubblicato dalla Narciso Records, il suo nuovo album Guten Morgen, raccoglie dodici brani che proseguono il suo percorso di ricerca attraverso le radici della musica siciliana, senza perdere di vista la sperimentazione sonora. Fondamentale in questo senso la produzione della cantautrice siciliana, come sottolinea lo stesso Alfio Antico: “Ho fatto dischi di musica popolare, ho lavorato con cantautori come Fabrizio De André, Lucio Dalla e Vinicio Capossela, ho fatto teatro con Scaparro e Albertazzi, adesso volevo percorrere nuove strade e Carmen mi ha aiutato ad arricchire la mia musica di nuove sonorità. Lei è una persona solare, mi ha ricamato un vestito elettrico, rispettandomi”. Emerge così tutta la poesia della scrittura del musicista di Lentini, il quale si contraddistingue per uno stile intimista e allo stesso tempo solare, strettamente legato alla tradizione siciliana come dimostra l’elegante ruralità di Minutedda Mia e Si Virissi. Alfio Antico mescola così la capacità di attingere tanto dalla tradizione dei cantori di Sicilia quanto a quella dei suonatori di tamburo a cornice, facendo emergere tutto l’amore per la sua terra, ma soprattutto una scrittura dalla bellezza disarmante. Non mancano momenti di vibrante protesta come in Stidduzza Veniri, ma allo stesso tempo brillano alcuni spaccati di grande poesia come nel caso di Afrodite. Antico, riesce con le sue canzoni a ricreare un mondo forse lontano dall’immaginario quotidiano ma mai privo di fascino, e di tematiche forti come la difesa della propria terra, dei valori della famiglia, del rispetto per gli animali, lasciando che il tutto suoni come un’invito a rispettare tutto ciò che circonda. La rendere prezioso ogni canto sono la sua voce profonda e coinvolgente e le percussioni ora docili ed eleganti ora dirompenti, che determinano un perfetto equilibrio tra istinto, tecnica, poesia e genialità. Il vertice del disco è senza dubbio Cunta Li Jurnati, in cui Alfio Antico duetta con Fiorella Mannoia, un brano di grande spessore poetico dal ritornello che racchiude tutto l’amore per il tamburello che il cui suono scandisce lo scorrere delle giornate. Non mancano momenti di pungente ironia come nei doppi sensi della title-track, o momenti intimistici e confessionali come nel caso Di Cu Sugnu, in cui l’autore si racconta a cuore aperto interrogandosi sul sentirsi fuori posto in questo mondo in cui progresso e modernità stanno cancellando la tradizione. Guten Morgen è il disco che meglio rappresenta Alfio Antico sia come musicista sia come autore e cantore di una tradizione poetica antica le cui radici affondano nella Scuola Poetica Siciliana del 1200.
Salvatore Esposito
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