Musicista ed autore siciliano, Salvatore Meccio ha alle spalle un lungo percorso artistico speso tra vari gruppi di musica popolare italiana come Tammorra, Ballarò e i Tarantolati di Tricarico e l’attività didattica come curatore di seminari e stage dedicati alle percussioni e alla chitarra battente. Dal sodalizio con il bassista e produttore Arlo Bigazzi sono nati diversi interessanti progetti discografici e non, nonché le partecipazioni alle varie edizioni del festival Orienteoccidente. In particolare il progetto Bandakaleido, raccoglie in un unicum tutte le esperienze maturate da Meccio negli ultimi ani di lavoro sulle tradizioni popolari del Sud Italia, per aprirsi ad un suono che si colloca al confine tra world music e canzone d’autore. Proprio con i Bandakaleido, il musicista siciliano e Arlo Bigazzi hanno dato vita ad un interessante live act, che hanno portato in giro in tutta Italia e dopo aver riscontrato grandi apprezzamenti di pubblico e critica hanno deciso di documentare questo tour con un disco dal vivo. Registrato durante il concerto tenutosi all’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini il 1° dicembre 2007, A Passu Nicu – Live, è un disco brillante nel quale le tante suggestioni poetiche date dall’uso del dialetto siciliano si mescolano ad un suono particolarmente accattivante e prorompente, nei quali brilla il dialogo tra gli strumenti tipici del classico gruppo rock e quelli della tradizione popolare, non solo italiana. Sorprende così ascoltare lo splendido dialogo tra la ciaramella del meridione d’Italia con il cajon iberico, o ancora quello tra la chitarra elettrica ed il bombardino delle bande balcaniche. Fondamentali in questo senso sono anche i diversi musicisti che hanno completato la formazione dei Bandakaleido ovvero Vittorio Catalano (ciaramella, friscaletti, flauto traverso, marranzano), Giulia Nuti (viola, violino), Davide Macinai (tromba), Lorenzo Iosco (clarinetto basso), Stefano Batelli (bombardino, shaker), Gianluca Greco (chitarre), Lorenzo Bonechi (percussioni, tammorra) e Carlo Catalano (batteria). Ad aprire il disco è la title track che sin da subito chiarisce come a livello sonoro Meccio punti a mescolare i suoni della tradizione italiana con suggestioni mediterranee, dando vita ad arrangiamenti originali e mai scontati che si legano magnificamente ai testi in siciliano, arricchiti da tutte le formule espressive tipiche del linguaggio popolare. Spaziando tra ballate intimistiche e racconti ironici della vita quotidiana, passando per canti di protesta e canzoni d’amore, Salvatore Mecci ci regala sei brani autografi tra quali brilla la splendida Sirinata Vastasa. Un discorso a parte lo merita, invece, la bella resa di Lu Pisci Spada di Domenico Modugno, nella quale Meccio da prova di essere anche un bravo interprete. Insomma A Passu Nicu – Live è un disco che mette in luce un ottimo autore, capace di mescolare la tradizione della sua terra con sonorità provenienti da altre tradizioni dando vita a canzoni di grande spessore artistico.
Salvatore Esposito
Salvatore Esposito
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