L’Emilia di tanto in tanto regala alla scena cantautorale italiana qualche bella sorpresa, l’ultima in ordine di tempo è Fabrizio Frabetti, cantautore parmense con alle spalle un lungo percorso che parte dal conservatorio, passa dal lavoro come tecnico in una ditta, attraversa la militanza in band punk e folk, esperienze in teatro, fino giungere prima ad un libro (Il Padrone del Vecchio Ospedale e altre storie di quartiere, Ed. Maccari) e poi a Uh, il suo disco di debutto. Completamente autoprodotto ed inciso con i suoi inseparabili Bluesfrog, la backing band composta dal grande Ellade Bandini alla batteria, Max Scaccaglia al basso, Lelio Padovani alle chitarre e Christian Pascelupo alle tastiere, il disco presenta nove brani di ottima fattura che nello spazio di mezz’ora tonda regalano emozioni e poesia. L’ascolto rivela un lavoro solido nel quale è possibile rintracciare una vena poetica da storyteller maturo, dove si rintracciano influenze diversificate che spaziano da Lucio Dalla e Francesco De Gregori fino ad incrociare il cantautorato cult di Piero Marras, il tutto condito da sonorità pop-rock con leggere ma efficaci inflessioni blues. A sorprendere positivamente è senza dubbio la voce profonda e scura del cantautore parmense, ma allo stesso tempo capace di muoversi con agilità nella perfetta alternanza tra brani rock e ballate. Un po’ come il suo libro, anche Uh, è una sorta di raccolta di storie di provincia, tessute attraverso visioni poetiche personali come nel caso de Le stelle della Cisa, della stradaiola La strada in riva al mare o ancora la ballata romantica Mille e la Notte. Tra i brani più intensi vanno inoltre segnalate Dio Del Mare, nella quale Frabetti sfoggia un sogwriting cinematografico condito da un eccellente intermezzo strumentale, la bella title track della quale si apprezza l’ottimo impatto sonoro, ma soprattutto Mezzosogno, che da sola vale l’intero disco. Insomma, il cantautore parmense con il suo disco di debutto, è riuscito a piazzare subito la zampata giusta, che ci permette di scoprire tutta l’energia e lo spessore poetico delle sue canzoni. Insomma Frabetti con Uh! si è guadagnato sul campo un posto di diritto nella migliore tradizione cantautorale emiliana.
Salvatore Esposito
Tags:
Storie di Cantautori