Autori Vari - Duemila Papaveri Rossi (Editrice “A”)


Quando uscì nel 2003 quasi in modo clandestino, Mille Papaveri Rossi fu un vero e proprio caso per la musica italiana, tanto da richiedere una ristampa su più larga scala e con una migliore distribuzione. L’idea era vincente, quella di mettere insieme musicisti poco noti e qualche big come i Gang per realizzare un disco tributo a Fabrizio De Andrè. A distanza di quasi sei anni, la Rivista Anarchica “A” per celebrare il decennale dalla scomparsa di Faber rilancia, con il suo animatore Marco Pandin, questa splendida idea con Duemila Papaveri Rossi, che seguendo l’idea base del suo fortunato predecessore raccoglie su due dischi trentasei brani, non preoccupandosi di evitare doppioni, ma semplicemente lasciando che gli artisti eseguano le canzoni a cui si sentono più vicini. Senza dilungarci molto sul senso che hanno i tanti tributi a Fabrizio De Andrè, dibattito forse infruttuoso ancorchè spesso inutile in casi come questo, Duemila Papaveri Rossi, è un disco che testimonia l’amore e l’affetto che molti musicisti spesso sconosciuti al grande pubblico nutrono per la poesia e la canzone del cantautore genovese. Nelle varie interpretazioni si scoprono vere e proprie gemme come nel caso della splendida Creuza De Ma interpretata da Beppe Gambetta e Dan Crary, della commovente Canzone di Marinella cantata da Fabrizio Poggi e i suoi Turututela o ancora Amore Che Vieni Amore Che Vai interpretata magistralmente da Gastone Pietrucci e La Macina. Certo qualche caduta fisiologica c’è considerando le ben trentasei traccie distribuite sui due dischi, tuttavia non si può che restare piacevolmente colpiti dalla grazia con la quale alcuni artisti stranieri approcciano il repertorio di Faber come nel caso di Kay Mac Carthy che pennella Geordie o Ciaràn Ward e Eire Nua che rileggono Dormono Sulla Collina. Tra i brani meglio riusciti vale la pena sottolineare la splendida rilettura in spagnolo ed italiano in salsa Tex-Mex di Avventura a Durango fatta da Max Larocca e Andrea Parodi con la complicità di musicisti americani del calibro di Joel Guzman e Andrew Hardin, Isa che rende magica Le Acciughe Fanno Il Pallone e i Zuf De Zur ch colorano di suoni gyspy La Ballata dell’Amore Cieco. Insomma bando alle polemiche, Duemila Papaveri Rossi è un disco che regala più di un emozione e per questo merita apprezzamento non per il coraggio ma anche per la qualità di diversi brani in esso contenuti.



Duemila papaveri rossi non lo trovate nei negozi di musica né nelle librerie. È un prodotto che nasce e vive aldifuori delle logiche del mercato. Va ordinato direttamente all’Editrice A, la cooperativa editoriale che dal 1971 pubblica “A”. Costa 15,00 euro, che diventano 14,00 se se ne ordinano almeno 3 copie, 13,00 per almeno 5 copie e 12,00 da 10 copie in su.

Duemila papaveri rossi può essere acquistato online.

Salvatore Esposito


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