La terra d'Otranto ha un legame molto forte con la tradizione ebraica, non solo perchè nello splendido mosaico di Pantaleone, che copre il pavimento del Duomo, è raffigurato l'albero della vita della Sephirot, elemento fondamentale della Kabbalà ebraica, ma anche e sopratutto perchè è un dato storico acclarato che nel 1480 all'epoca del massacro degli Ottocento Martiri, nella città idruntina fossero ancora attive alcune scuole talmudiche. Ecco, cosi, si comprende facilmente lo spirito che ha animato AnimaMundi e il Nigunim Trio Italià, nell'organizzazione di questa serata di musiche e racconti della spiritualità Ebraica in occasione della Pasqua Cristiana e della Pesach Ebraica, con la quale hanno voluto celebrare entrambe le importanti ricorrenze religiose. L'evento realizzato in collaborazione tra l'etichetta AnimaMundi e l'amministrazione comunale di Otranto, si è tenuto nella Sala Triangolare del Castello Aragonese, e ha visto protagonisti sul palco il Nigunim Trio Italyà, formazione locale composta da Renato Grilli, Rocco Nigro e Nadia Martina. Ad introdurre la serata è stato Giuseppe Conoci il quale dopo i ringraziamenti di rito, ha sottolineato non solo il valore storico e culturale dell’attività del Nigunim Trio, volto alla riscoperta della musica della tradizione klezmer e sefardita, ma ha anche posto l'accento sull'importanza del dialogo interreligioso tra ebrei e cristiani, due religioni accomunate da un forte di biosogno di unione con Dio ma divise per anni da incomprensioni e ghettizzazioni reciproche. Iniziato lo spettacolo, grazie alla forte presenza scenica e istrionica dell'attore Renato Grilli, si viene lettalmente trascinati attraverso un fluire di musiche e racconti che hanno fatto immergere letteralmente il folto pubblico presente in un atmosfera senza tempo, fatta non solo di grande spiritualità ma anche di scoperta di un mondo a molti del tutto ignoto ma assolutamente non privo di fascino, ovvero quello della tradizione ebraica. Eccellente è stata anche la resa scenica dello spettacolo-concerto, con l’ottima Nadia Martina che spesso si è anche abbandonata al ballo trascinata dalla fisarmonica di Rocco Nigro. Insomma una serata piena di magia e di grande fascino, da cui certamente tutti coloro che vi hanno preso parte sono usciti arricchiti, non solo per aver scoperto la tradizione spirituale ebraica ma anche per aver avuto modo di conoscere le qualità artistiche del Nigunim Trio.
Salvatore Esposito