Fino ad un anno fa, Will T. Massey era uno dei grandi desaparecidos del rock. Dopo un album di debutto esaltante uscito nel 1991, di lui si erano perse le tracce a causa di non meglio precisati problemi personali, il silenzio però è stato interrotto prima con due raccolte di brani acustici poi con il più che soddisfacente Letters From The Wind. In questa scia di ricostruzione della sua carriera, si inserisce la pubblicazione di Slow Study, un disco di cui nemmeno i suoi più affezionati seguaci sapevano l’esistenza. Si tratta di incisioni risalenti al 1989 ovvero alle sessions precedenti a quelle per il disco di debutto, e che vedono la presenza del grande Lloyd Maines alla produzione. Inciso per essere stampato su cassetta in una tiratura limitatissima, Slow Study consentì a Will T. Massey di essere preso in considerazione dalla MCA, che successivamente gli fece firmare un sostanzioso contatto. I brani di Slow Study tornano oggi disponibili in versione rimasterizzata su cd e vedono la presenza di quattro inediti, ovvero due alternative takes e due nuovi brani. Accanto a lui troviamo alcuni dei più apprezzati session men texani, ovvero Jasse Taylor (chitarre), Ponty Bone (accordion), Gene Elders (fiddle), George Ensle (chitarre acustiche),Tish Hinojosa (seconda voce in Long Distance Love) e lo stesso produttore Lloyd Maines che spazia tra dobro, chitarre e lap steel. Rispetto al disco di esordio del 1991, qui è possibile ascoltare un Will T. Massey ancora profondamente legato alle sue radici texane, ma soprattutto sempre pronto a citare tra le righe ora Townes Van Zandt, ora Guy Clark. Significative in questo senso sono la sorprendente I’ll See You Around, il dolcissimo walzer On The Sofa Outside, l’honky tonk di I’ll Be Gone e la melodica Homeless Heart. Non mancano inoltre spaccati folkie come in Mr. Mr. Johnson's Store e The Last One to Leave, divagazioni elettriche nel country rock (The Road That Brought Us Here), incursioni nel rhythm’n’blues con tanto di fiati in The Hell You Raised. Riascoltato oggi Slow Study, risente del tempo, ma non si può non apprezzare la scrittura di Will T. Massey, una vera e propria supernova del rock.
Salvatore Esposito
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