I romani Mardi Gras arrivano al loro primo album dopo due Ep, l’esordio The The Moon, pubblicato solo in Irlanda e Ballads del 2002. Drops Made, questo il titolo del disco segna sia il passaggio da duo a quartetto ma soprattutto una svolta a livello sonoro, infatti dove prima i riferimenti erano gli U2 e i Waterboys, ora a farla da padrone sono interessanti spruzzate roots. Composto da sei brani più una versione pop e radiofriendly della Conversation, il disco svela delicate atmosfere acustiche (Home Again), alternate a spaccati rock acustici (Untitled) che evidenziano le buone potenzialità a livello di songwriting di Fabrizio Fontanelli ma soprattutto la versatile voce di Six. Meno incisivi i brani finali The Wait e Another Day in cui la band sembra perdere un po’ di identità. Drops Made è comunque un disco che promette bene.
Salvatore Esposito
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Italian Sounds Good