I Backyard Tire Fire sono una band alt-country di Bloomington, Illinois, spinti agli onori delle cronache musicali da un tam tam in rete, che li ha segnalati come una delle sorprese di quest’anno grazie al recente Vagabonds And Hooligans. Nella loro pagina su MySpace dimostrano, citando diversi dischi storici, quali sono i loro riferimenti musicali e senza dubbio nella loro musica si possono rintracciare diversi spunti interessanti, non ci sentiamo però di avallare i tanti paragoni eccellenti che sono stati mossi dalla stampa specializzata americana. Tra loro e gli Slobberbone, o i Whiskeytown o ancora gli Uncle Tupelo, c’è molta differenza, non fosse altro per i sottintesi derivativi che emergono dalle loro canzoni, e non ci sembra nemmeno casuale che uno dei brani di questo nuovo disco sia dedicato a Tom Petty e proprio a lui si rivolgono chiedendogli come fare per diventare delle vere rockstar. Certo le qualità ci sono tutte, come dimostrano in vari passaggi, tuttavia i fratelli Matt e Ed Andersen (rispettivamente basso e chitarra e voce) e Tim Kramp (batteria), devono ancora macinare tanta strada. Vagabond & Hooligans è un disco discreto con diverse impennate alt-country (Green Eyed Soul e Downtime) ma fin troppo pieno di divagazioni nel pop (Undecided) o ancora nelle citazioni di classici (Get Wise è quasi una parodia di Hey Jude dei Beatles. Divertenti sono inoltre il bubblegum punk della già citata Tom Petty, o il blues elettrico di The Wrong Hand o ancora il country pop di Don't Know What To Do ma punti di eccellenza del disco sono in effetti solo due la fascinosa ballata pianistica A Long Time e il folk acustico di Apparitions. I Backyard Tire Fire, hanno avuto la fortuna che è mancata a tante band che come loro hanno tentato la scalata verso il successo, ora si tratta solo di correggere il tiro e di diventare più maturi musicalmente parlando.
Salvatore Esposito
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