Elias Nardi Quartet featuring Didier François - OrangeTree (Zone di Musica)

Suonatore di Oud italiano dall'eclettico apporoccio allo strumento, Elian Nardi, ha compiuto un intenso percorso di ricerca attraverso la musica araba che lo ha portato a compiere numerosi viaggi in Medioriente per approfondire la tecnica e la conoscenza di questo strumento, ed in particolare è stato allievo del virtuoso palestinese Adel Salameh. In parallelo ha proseguito gli studi di musica jazz e la sua attività di contrabbassista, suonando e registrando per numerosi musicisti italiani come Riccardo Tesi, Pino Iodice, Giuliana Soscia e Mas Manfredi con il quale ha realizzato l'ultimo disco Luna Persa. A coronamento di questo intenso cammino artistico arriva il progetto Elias Nardi Quartet, che nasce con l'intento di creare un ideale ponte sonoro tra diverse culutre e tradizioni musicali, il tutto condito da rimandi alla musica antica, al jazz e al progressive. OrangeTree è il primo capitolo di questa nuova fase della vita artistica di Elias Nardi, e a coadiuvarlo troviamo un gruppo eccellenti musicisti composto dal virtuoso belga Didier François alla Nyckelharpa (strumento ad arco di origine scandinava), Carlo La Manna al basso freatless ed Emanuele Le Pera alle percussioni, a cui si aggiungono due ospiti di eccezione com Ares Tavolazzi al contrabbasso e Savino Pantone alla viola. Per comprendere l'idea che è alla base di questo disco è importante citare quanto scrive lo stesso musicista toscano: “Orangetree è la storia di un magico incontro tra quattro musicisti, la loro anima e i loro strumenti. E' un progetto di confine, non identificabile in un genere e non appartenente ad un'area geografica specifica, che concepisce culture e suoni come un immenso archivio emozionale...dove il suono riverbera i pensieri immortali dell'uomo”. Ispirato dall'omonimo quadro del pittore belga Pol Bonduelle, il disco è stato suonato e registrato dal vivo in presa diretta nella Sala Bavarese del Teatro Comunale di Tesero (Tn) con il supporto di Giacomo Plotegher, il quale è riuscito a conservare intatta la carica emotiva ed emozionale delle sessions, permettendo all'ascoltatore un esperienza sonora unica. Quasi fosse un concept album, OrangeTree, è una raccolta di acquerelli sonori dai tratti tenui ed eleganti dove le atmosfere dell'Oriente si mescolano fino a confondersi con i paesaggi malinconici e solitari del Nord Europa, che rispecchiano il cammino percorso dal musicista toscano. L'ascolto rivela sin da subito una grande ricerca compositiva nella quale l'incontro tra le diverse tradizioni musicali e la sperimentazione jazz da vita ad un linguaggio musicale affascinante ed originale. OrangeTree è dunque un disco prezioso, che coniuga magistralmente la ricerca sonora sulle tradizioni musicali e la sperimentazione.

Salvatore Esposito

Posta un commento

Nuova Vecchia