Nell’ambito della mobilitazione generale per raggiungere il quorum per i referendum del 12 e 13 giugno 2011, che ha investito tutta l’Italia, anche Caserta ha voluto dare un segnale di sensibilizzazione a questo importante appuntamento con la democrazia dando vita al Gran Concerto “Artisti per l’Acqua”, attraverso il quale si è cercato di porre non solo l’accento sull’importanza dell’Acqua come bene comune ma di allargare l’attenzione anche sugli altri temi riguardanti gli altri quesiti referendari ovvero il nucleare e il legittimo impedimento per le alte cariche dello Stato. Organizzato da un attivissimo staff guidato da Mena Moretta, responsabile del comitato, con il sostegno di numerose associazioni locali tra cui meritano di essere citate il motore della scena musicale casertana, ovvero Casertamusica e la radio per eccellenza di Terra di Lavoro, ovvero Radio Prima Rete, l’evento ha visto la partecipazione massiccia di tutta la scena musicale casertana e non solo, arrivando a coinvolgere anche talentuosi attori di teatro.
Altro momento clou della serata è stata la meravigliosa performance del chitarrista jazz Pietro Condorelli e del suo Quintetto, formato da Gianni D’Argenzio (sax), Andrea Giuntini (tastiere), Gino Izzo (batteria) e Enzo Faraldo (bass). I brani proposti dal quintetto casertano hanno permesso agli spettatori di ammirare un gruppo di musicisti di grande talento, perfetti nel interplay tra i vari strumenti, tanto nell’assecondare la creatività e l’estro di Condorelli quanto nel mettersi in luce con assoli personali. A completare la serata perfetta, è stato il pubblico entusiasta e partecipativo che ha contribuito in modo determinante alla riuscita di questo concerto, che oltre ad essere un occasione per sensibilizzare il pubblico su temi importanti come quelli referendari, è stato anche uno dei pochi grandi eventi che hanno permesso a tanti musicisti casertani di suonare insieme sullo stesso palco e di confrontarsi. Dalle due ore inizialmente preventivate, il Grand Concerto, si è concluso a tarda notte, dopo oltre quattro ore di musica e teatro, durante le quali Caserta per un giorno è tornata a sorridere culturalmente.
Salvatore Esposito
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