“Napoli rafforza il suo ruolo di capitale culturale, creativa e aperta al dialogo globale con una manifestazione che abbraccia in pieno i valori e la visione internazionale di Napoli Città della Musica”, dichiara Ferdinando Tozzi, delegato per l'industria musicale e l'audiovisivo del Comune di Napoli, nel presentare la quarta edizione di “Napoli World”, che si svolgerà dal 27 al 29 novembre 2025.
“Napoli è musica! Napoli è la voce che abbraccia il mondo, radice e futuro che camminano insieme. Con ‘Napoli World’ – osserva il direttore artistico Enzo Avitabile – celebriamo la potenza della contaminazione, la bellezza dell’incontro, la dignità delle culture che si parlano attraverso le note, i ritmi e le emozioni. Napoli World è un progetto che nasce dal cuore e dalla terra, ma guarda lontano, oltre i confini. Ogni suono è un ponte e ogni artista che arriva qui, porta con sé un pezzo di mondo da condividere”.
Napoli World 2025 è organizzato da Italian World Beat e Audioimage, promosso e finanziato dal Comune di Napoli e dal Ministero della Cultura, nonché parte integrante di UPBEAT – The European Showcase Platform for World Music, il progetto finanziato dall’Unione Europea che riunisce quindici festival del continente.
Fabio Scopino – per Italian World Beat – rileva che “l'obiettivo per il quale è nato ‘Napoli World’ è mettere le basi per la creazione di un evento annuale considerato come punto di riferimento dagli operatori internazionali, dove avere un momento di scambio, di interrelazione, dove poter sviluppare e creare progetti, partnership, dove incontrare e conoscere nuovi progetti che, diversamente, non avrebbero la possibilità di essere conosciuti. In realtà l'industria della world music, grazie a eventi come ‘Napoli World’ - così i tanti nati in anni recenti un po' in giro per il mondo – sta un po' cambiando il suo target di riferimento. Un tempo esisteva una sola fiera, che è il Womex, una fiera internazionale globale, per cui tutto succedeva in quei 4-5 giorni durante i quali ci si incontrava. Con il passare degli anni sono nate tante piccole realtà, così come anche ‘Napoli World’,
sparse per il mondo, che hanno permesso uno sviluppo di reti relazionali e di rapporti, la creazione di nuovi rapporti commerciali o anche culturali. Un network molto più diffuso e molto più sviluppato, in quanto la possibilità di incontrarsi enne volte durante l'anno in giro per il mondo ha sicuramente sortito un risultato molto più forte rispetto a ritrovarsi in un unico evento, una volta all’ammo, semplicemente per cinque giorni dove si cerca di finalizzare il più possibile. Ci attendiamo di consolidare l'importanza di avere un appuntamento italiano annuale, che l'industria internazionale possa riconoscere come un momento importante e utile per poter sviluppare e continuare il lavoro”. Perché esserci, da pubblico e da artista? Ascoltiamo ancora Scopino: “Da pubblico perché “Napoli World” ti dà la possibilità di conoscere, di ascoltare e di vivere in maniera gratuita, innanzitutto, progetti artistici internazionali che difficilmente avrai la possibilità di vedere, quantomeno dal vivo e quantomeno concentrati in due o tre giorni. Quindi un'opportunità rara, in special modo in Italia. Da artista? Come fa un artista a non partecipare a un'occasione del genere? Un evento totalmente gratuito – lo ripeto – dove hai la possibilità di interfacciarti con tantissimi colleghi nazionali ed internazionali. Con la possibilità di conoscere persone di grandissimo spessore culturale e professionale con le quali poter incominciare a sviluppare dei rapporti di lavoro, dei rapporti di collaborazione e in più è sicuramente una fonte ispirativa molto alta”.
Il programma di “Napoli World” prevede un’anteprima giovedì 27 al Conservatorio San Pietro a Majella, con un inedito incontro musicale “a corde spiegate” tra Napoli e Marsiglia, oltre ad altri concerti e a un panel. Oltre al Conservatorio partenopeo, le altre location del festival saranno la Casa della Cultura di Palazzo Cavalcanti, l’Auditorium Novecento e l'Auditorium Porta del Parco di Bagnoli.
In merito ai panel, prevista un’iniziativa incentrata sull’area del Medio Oriente e Nord Africa, cui parteciperà una delegazione di operatori culturali e
musicali di quelle aree. Naturalmente, per gli artisti sono previsti momenti di formazione professionale e sessioni di networking al fine di costruire relazioni professionali confrontandosi con oltre trenta delegati internazionali, tra cui i rappresentanti dei festival: Babel Music XP (Francia), Visa for Music (Marocco), Journeys Musicales de Carthage (Tunisia), Jodhpur RIFF (India), Sunfest (Canada), Atlantic Music Expo (Capo Verde), Fira Mediterrània de Manresa (Spagna) e Seoul Music Week (Corea).
Quattordici showcase sono stati selezionati attraverso una call a cui hanno risposto circa 150 candidati. Sui palchi saliranno: Ahmed Eid (Palestina), Mariaa Siga, (Senegal/Francia), Lionel Kizaba (Canada/Congo), Yacine Rosa (Capo Verde), Valérie Ékoumè (Camerun/Francia), TTGS (Corea del Sud), Adil Smaali & Elements of Baraka (Marocco/Francia), Sandro Joyeux (Italia/Francia), Magalì Sarè & Manel Fortià (Catalogna/Spagna) e, dall’Italia: i piemontesi-occitani Lindàl.la calabrese Ylenia Cuzzolino, la campana Fiorenza Calogero, il pugliese Mimmo Epifani e il molisano Christian Di Fiore.
“Napoli World” si conferma tra gli appuntamenti rivolti ai professional delle musiche non mainstream più rilevanti del continente per artisti, direttori di festival, promoter, booker e media di settore.
Il programma completo sarà disponibile a breve su www.italianworldbeat.com e sui siti informativi del Comune di Napoli.
Ciro De Rosa
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