(a cura di Olga Laudonia e Giovanni Gugg) Terra e fuoco. La voce del Vesuvio tra natura e cultura, C.M.E.A. 2024, pp.139

Il Vesuvio, vulcano che diventa simbolo, materia viva e fonte inesauribile di suoni, storie, visioni è al centro del volume “Terra e Fuoco. La voce del Vesuvio tra natura e cultura” curata da Olga Laudonia (Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza), e Giovanni Gugg (Università degli Studi di Napoli Federico II) e pubblicato dal C.M.E.A., il Centro Meridionale di Educazione Ambientale nato nel 1979 con il sostegno del Comune di Sorrento. Si tratta di un’opera corale che restituisce con rigore e vivacità narrativa la stratificazione culturale di uno dei luoghi più emblematici della Campania e del Sud Italia, raccogliendo una pluralità di contributi di accademici, musicologi, antropologi, geologi, artisti che compongono un mosaico di indagine multidisciplinare che coniuga rigore scientifico e divulgazione, attraversando epoche e linguaggi differenti. Il libro, edito nella collana Sud Comunicazione Ambiente diretta da Giovanni Fiorentino, offre al lettore un affresco affascinante del Vesuvio, analizzato non solo sotto il profilo geologico, ma anche da quello culturale, spaziando dalla storia naturale alla musica tradizionale, dalle eruzioni descritte da Plinio alle composizioni moderne ispirate al paesaggio vesuviano. Aperto dai saluti istituzionali del Sindaco Massimo Coppola, del Presidente del CMEA Luigi Vittorio Raiola, e dalla presentazione del Direttore del CMEA Giovanni Fiorentino, il volume è pensato come un viaggio immersivo che prende le mosse dalle radici storiche e culturali del rapporto tra il Vesuvio e il suono, per poi attraversare le varie espressioni musicali che questo territorio ha generato e ispirato. In questo senso particolare attenzione è stata riposta anche alla dimensione visiva del testo, che si caratterizza per un impianto iconografico di grande suggestione. Il cuore pulsante del libro è rappresentato certamente dalla musica. Giulia Pugliese, infatti, ci offre introduce il lettore al paesaggio sonoro naturale del Vesuvio, esplorando come i suoni della natura si fondano con le tradizioni umane. Giovanni Vacca ne “Il Vesuvio e la musica: tradizione, fabbriche, avanguardie” esplora le radici profonde della musica popolare vesuviana e il suo adattamento ai contesti moderni con la straordinaria esperienza de ‘E Zezi. Non mancano interviste a figure chiave come Fausta Vetere e Edoardo Bennato, condotte rispettivamente da Giovanni Gugg e Michele Bosio. Il legame tra il Vesuvio e la musica colta viene affrontato da Alessandro Decadi in Mozart a Napoli, che indaga l’influenza della città e del vulcano sul genio musicale di Wolfgang Amadeus Mozart. Sotto il profilo prettamente scientifico, Luigi Bianco analizza l’attività vulcanica dal punto di vista storico e scientifico, esplorando l’ascolto come strumento di conoscenza del territorio. La dimensione storico-archeologica è esplorata da Maria Rossetti in Apollineo e dionisiaco negli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano: tra musica antica e nuovi reperti, offrendo uno sguardo su come la musica fosse integrata nella vita religiosa e sociale dell’antichità. Segue la sezione dedicata alle tradizioni popolari e alla musica contemporanea, con Emanuela Grimaccia, nel capitolo “Arte musicale e femminismo”: Emilia Gubitosi e l’esplosione culturale della Napoli d’inizio secolo, approfondisce la vita e l’opera di una pioniera del femminismo nella musica a Napoli all’inizio del XX secolo, evidenziando il suo ruolo nell’emancipazione femminile e il contributo al rinnovamento artistico dell’epoca. La modernità del Vesuvio come fonte di ispirazione viene ripresa nel contributo “Un’eruzione pop: una playlist oltre i classici della musica del Vesuvio” in cui Giovanni Gugg traccia un panorama delle influenze del Vesuvio sulla musica pop. Olga Laudonia, in “Ricercatezze, sfizi e curiosità” in musica attorno al Vesuvio, presenta una raccolta di aneddoti, curiosità e dettagli poco conosciuti sulla musica legata al Vesuvio, tra cui un interessante conflitto legale riguardante la celebre canzone Funiculì, Funiculà. Completa questo panorama una terza e ultima intervista con Gaia Eleonora Cipollaro, conosciuta come DADA’, che mette in luce come la sua innovativa sintesi di tradizione e modernità stia dando nuova vita alla cultura musicale napoletana. Il libro include delle cornici, brevi interventi che arricchiscono il testo principale con prospettive aggiuntive e approfondimenti tematici come Hip Hop sotto il vulcano. La musica del Clan Vesuvio di Carlo Cimino che esplora la nascita di una scena musicale contemporanea sotto l’ombra del vulcano. “Terra e fuoco. La voce del Vesuvio tra natura e cultura” è, dunque un libro fascinoso che si rivolge sia agli studiosi che ai lettori curiosi, qualcosa di più di un semplice omaggio al Vesuvio, ma piuttosto è una sollecitazione all’ascolto profondo di un territorio ricco di memorie, tensioni e melodie. Il libro è disponibile in download in formato .pdf sul sito del CMEA.

Salvatore Esposito

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