Festival Popolare Italiano, XI Edizione, Canto, mito e rituale, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, Roma, 26 ottobre – 8 dicembre 2024

Dopo il successo della X Edizione, dedicata al tema “Popolare è Donna”, andata in scena dal 5 aprile al 24 maggio con una serie di ben otto concerti al femminile, il Festival Popolare Italiano è tornato ad animare l’auditorium del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma con la XI Edizione, proponendo un cartellone di quattro concerti pomeridiani, dal 26 ottobre all’8 dicembre, anticipati dall’ormai consueto appuntamento con i FoolkTalk, curati dal nostro magazine. Questo nuovo appuntamento consolida la collaborazione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma, diretto dall’Arch. Sonia Martone che custodisce una importante e preziosa collezione di strumenti musicali antichi e del mondo, oltre ad essere diventato un riferimento per la cultura e la musica nella Capitale, con una ricca programmazione di concerti ed incontri di approfondimento. Il suo accogliente auditorium è diventato l’ideale location per la rassegna, diretta da Stefano Saletti, che ormai vanta un pubblico attento e fidelizzato che non manca di seguire ogni appuntamento con attenzione e curiosità. La rassegna, incentrata sul tema “Canto, mito e rituale”, si è aperta il 24 ottobre, con il FoolkTalk nel corso del quale il sottoscritto ha dialogato con Vincenzo Santoro sui più recenti studi sul
fenomeno del tarantismo e la sua presenza in Salento come “area elettiva”, ma attestato anche nel bacino del Mediterraneo. Lo studioso e ricercatore salentino si è soffermato, poi, sul recente volume “Tarantelle, Santi e Guaritori”, edito da Itinerarti con la sua curatela e nel quale sono raccolti gli autorevoli saggi di Daniela Rota (“Tarantellario italo-ispanico (da padre Kircher al dottor Cid)”), Antonio Basile (“E Maria Catalda balla ancora… Notarelle paesane sul “Ballo della tarantola”), Sandra Taveri (“Fonti e testimonianze del tarantismo brindisino”), Eugenio Imbriani (“Tarantismo e ibridazioni”) e dello stesso Santoro (“Il culto popolare di san Paolo attraverso evidenze documentali e iconografiche”). A seguire è salito sul palco il trio Yarákä, formazione tarantina composta da Virginia Pavone (voce, percussioni), Gianni Sciambarruto (chitarra, berimbau) e Simone Carrino (percussioni, cajon) per un intenso set nel quale hanno presentato i brani dell’album “Curannera” del 2023. Partendo dalle tradizioni dell’area tarantina, il trio ha dato vita ad un itinerario sonoro che muove dal Mediterraneo per toccare l’Est Europeo, seguendo il filo rosso, tra sacro e profano, delle ritualità sciamaniche in cui la donna non è solo l’archetipo della guaritrice ma anche figura sacra e donatrice di vita. 

Posta un commento

Nuova Vecchia