È sempre un bel sentire quando si è di fronte a tesori musicali custoditi in archivi istituzionali, radiofonici o in collezioni private, finalmente restituiti al pubblico dopo un’opera minuziosa di catalogazione e di editing sonoro. In una prospettiva storica di studio, di ricerca, ma al contempo anche di creazione, è importante accedere a documenti che accrescano la conoscenza e il confronto di stili, tecniche esecutive e repertori.
“The Old Reels of the World” è un album pubblicato dall’Irish Traditional Music Archive (ITMA), e lanciato ufficialmente lo scorso luglio durante la Scoil Samhraidh Willie Clancy (Scuola Estiva Willie Clancy), che si tiene ogni anno a luglio a Miltown Malbay, nella contea di Clare, ed è una delle manifestazioni più importanti per la musica tradizionale irlandese. Naturalmente, il titolo gioca sul doppio significato di “reel”, come bobina e come danza in tempo binario. Il lavoro contiene ventuno registrazioni inedite provenienti da collezioni private donate da tre eminenti personalità: Larry Radican, Tom Davis e Tony MacMahon.
Il primo, Larry Radican (1908-1973), dublinese cresciuto in ambiente musicale, emigrato negli Stati Uniti sul finire degli anni Venti, è molto noto nella comunità musicale irlandese d’oltreoceano e impegnato nel registrare strumentisti e musica per la danza. La sua collezione è stata donata all’ITMA da suo nipote. Il secondo, Tom Davis (1937–2013), è una figura familiare che ha registrato una mole di musica dal vivo con un’attrezzatura tecnica di alta qualità. I nastri sono stati donati all'archivio nel 2021. Infine Tony MacMahon (1939-2021), imprescindibile fisarmonicista della contea di Clare, ricercatore ma anche produttore di programmi radio e TV dedicati alla musica tradizionale, ha donato la sua collezione privata tre anni prima della sua morte nel 2021.
L’antologia è stata curata da Pádraic Mac Mathúna, uilleann piper ed ex medico gastroenterologo che ha svolto un lavoro straordinario catalogando migliaia di vecchie registrazioni. Suo padre, Ciarán, ha lavorato come presentatore radiofonico e televisivo per la radio televisione pubblica RTÉ e per decenni ha raccolto musica tradizionale irlandese in tutta l’Irlanda e durante viaggi negli Stati Uniti. Sua madre, Dolly McMahon, è una cantante tradizionale ed è stata una figura centrale nel revival della musica tradizionale e delle ballate negli anni Sessanta. I materiali sono stati rimasterizzati da Seán Keegan. Le registrazioni, raccolte nel corso di feste domestiche, sessioni nei pub, esibizioni per contest e concerti coprono un periodo che va dagli anni Cinquanta alla fine degli anni Novanta, includendo le performance di alcuni dei musicisti più noti e influenti della tradizione musicale irlandese, come Séamus Ennis, Willie Clancy, Leo Rowsome, Bobby Casey, Tommy Potts, Joe Heaney e molti altri.
Nell’intervento di presentazione contenuto nel ricco booklet che accompagna il cd, Cathal Goan, ex presidente dell’ITMA e già direttore generale di RTÉ, mette l’accento sulla centralità dei contesti e del legame tra il musicista e il pubblico, il crearsi di un senso di comunità favorito dalla musica. Da parte sua, l’attuale direttore dell’Archivio di Musica Tradizionale Irlandese, Liam O’Connor, rileva che la pubblicazione si configura come “una celebrazione di una tradizione viva e fiorente, dove il genio del passato continua a ispirare e informare il presente”.
Venendo al programma, le “danze” sono aperte dalla Tulla Céilí Band (“Connemara Stockings/Westmeath Hunt/Tear the Calico”), registrata dal vivo all’All Ireland Fleadh Cheoil (1960). Seguono due reel suonati dal violinista dei Chieftains, Seán Keane (“The New Mown Meadow/Colonel Frazier’s”), dal vivo allo Slattery di Capel Street nel 1973, fino agli anni Novanta del secolo scorso uno dei luoghi della musica più fervidi della capitale irlandese. Un’autentica parata di stelle si sussegue, a cominciare dal duo fisarmonica/violino, composto da Tony MacMahon e Séamus Connolly (“Apples in Winter/The Carraroe”), live al Boston College. Si ascoltano poi il canto sean nós di uno dei suoi massimi esponenti del passato, Joe Heaney (“And You Lied Next to the Wall”), il flautista Séamus Tansey con il reel “The Wind that Shakes the Barley” e ancora l’archetto di Seán Keane, allora appena diciottenne, accompagnato al piano da Bridie Lafferty (a casa della quale furono registrati) nei reel “College Groves/The Cherry Tree”.
Altra chicca della collezione è una rara perla dei primi anni Sessanta con protagonista Willie Clancy al tin whistle (“Cregg’s Pipes”). Si prosegue con una magistrale interpretazione dell’esponente dello sean nós del Connemara, Nan Tom Taimín de Búrca (“An Cailín Fearúil Fionn”). Inoltre, c’è il quartetto formato da Charlie Lennon (violino), Mick O’Connor (flauto), Séamus Mac Mathúna (flauto) e Mark Kelly (chitarra) in “The Mountain Top/ The Rose in the Garden”, registrato nella sede del CCÉ (Cultúrlann na hÉireann); ci sono i fratelli violinisti Kelly (“Lucy Campbell’s”) e un’altra eccellenza violinistica, Bobby Casey (“Sporting Nell/The Ragged Hank of Yarn”). Siamo a metà anni Cinquanta con le set dance “The Skylark/Roaring Mary” officiate da Joe Leary (violino), Joe Cooley (fisarmonica) e Mongan Murray (organetto). Ancora, il violino di Tommie Potts offre il medley slow air/reel “An Raibh tú ag an gCarraig/Bunch of Keys”), raccolto a Dublino nel 1957 al Pipers' Club e inviato a Redican a New York. Queste registrazioni su nastro, che includevano anche saluti personali, erano occasioni di scambio tra il newyorkese e i musicisti dublinesi in madrepatria. A casa di Redican (che è al violino) nei primi anni Sessanta si raduna un ensemble comprendente Joe Burke (fisarmonica), Jack Coen (flauto) e Felix Dolan (piano) che suona il set di reel “Green Groves of Erin/The Bag of Spuds/ Swallow’s Tail”. Sempre grazie a una registrazione negli Stati Uniti degli anni Cinquanta, incontriamo un altro principe dell’archetto, Séan Maguire, ripreso durante la sua permanenza americana (“The Flax in Bloom”). Tornando in Irlanda, al Gormanston Castle, troviamo ancora violini, quelli di Antóin MacGabhann e Paddy Ryan (“The Galtee Rangers/Farewell to Ireland”), raccolti da Davis. Da un nastro registrato al Piper’s Club, il grande piper Leo Rowsome saluta Redican, la famiglia e i musicisti americani, e poi offre una magnifica versione del reel “The Bucks of Oranmore”. Dalla stessa fonte arrivano le due gran signore strumentiste, Kathleen Harrington al violino ed Elizabeth Crotty alla concertina, interpreti del reel “The Bag of Spuds”.
Due generazioni di violinisti Paddy Canny ed Eileen O’Brien, si ritrovano a suonare un medley di reels, “The Bunch of Green Rushes/Gerdie Commane’s”. Ecco poi un preziosissimo, nonché raro, duetto che vede protagonisti niente meno che Tommie Potts (violino) e Séamus Ennis (uilleann pipes) nel jig “Garrett Barry’s”, registrati a casa del piper e presentatore radio Peter Browne nel 1978. Infine, un’altra registrazione casalinga in cui appare la Castle Céilí Band, e qui ritorniamo al 1961, alle prese con “Humours of Ballyconnell/Sailor on the Rock/Lucky in Love”.
I cultori di Irish Traditional Music non hanno bisogno che aggiunga altro, se non una parola sola: imperdibile.
Ciro De Rosa
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