Eric Andersen con Steve Addabbo, Secret Concert, Fiumicino (Rm), 13 ottobre 2024

Il sole di ottobre è già tramontato, quando arriviamo nella bella villa situata nella campagna romana a pochi chilometri dal mare di Fiumicino che ospita il secret concert di Eric Andersen con Steve Addabbo. Sotto al patio in giardino è stato predisposto già tutto, c’è una bella Fender Stratocaster nera, una chitarra acustica e il piano, intorno sono state sistemate poltroncine e divani per gli invitati. L’accoglienza è splendida, l’atmosfera che si respira ancor di più. Si beve, si mangia, si chiacchiera di musica, di concerti visti, di dischi ascoltati. Tutti attendono, però, il cantautore americano che con l’Italia da lungo tempo coltiva un rapporto speciale, tornandoci con regolarità e, quest’anno, per ben sette date, accompagnato dal cantautore, chitarrista e produttore Steve Addabbo, ben noto per aver curato diversi volumi della Bootleg Series di Bob Dylan e per aver collaborato, tra gli altri, con artisti del calibro di Suzanne Vega e Shawn Colvin. Insomma, i protagonisti della serata sono indiscutibilmente un pezzo
importante della storia americana, ed esserci non può che essere un privilegio. Sono trascorsi sei anni dal bel concerto a Radio Zar Zak a Casapulla (Ce) e in quell’occasione ad accompagnare Eric Andersen c’erano Scarlet Rivera al violino, Paolo Ercoli al dobro e Cheryl Prashker alle percussioni. Quando entra in scena ci sembra che il tempo si sia fermato. La forma fisica è perfetta e l’età sembra essere l’ultimo dei problemi, anche l’influenza che lo ha colpito nei giorni precedenti è ormai alle spalle, e lo si capisce da come pennella con la sua voce la splendida “Florentine”, a cui seguono le vibranti “Dusty box car wall” e “You Cant’ Relive the Past”, scritta con l’amico Lou Reed. La presenza di Addabbo al suo fianco è discreta, mai invasiva, ed imprime ai brani atmosfere inedite impreziosendo con la sua chitarra elettrica le linee melodiche intessute dall’acustica di Eric, non senza ritagliarsi qualche brillante assolo. Non mancano la dolce “(We Were) Foolish Like the Flowers”, “Mingle with the Universe” dal disco omonimo dedicato alla poesia di Lord Byron, e capolavori immortali come “Thirsty
Boots” incisa anche Bob Dylan. Arrivano poi alcune gustose anticipazioni dal nuovo album, prodotto da Steve Addabbo, in uscita il 14 febbraio 2025 nel giorno del suo compleanno. Dopo una breve pausa, il concerto riprende con Eric Andersen che spazia attraverso il suo repertorio dagli anni Sessanta ai brani più recenti, e la sorpresa con Steve Addabbo che regala al pubblico la sua “River Town” dal suo disco solista “Out Of Nothing” del 2015. Il pubblico è partecipe ed attento e ascolta ogni brano, lasciandosi coinvolgere dalla poesia del cantautore americano e dalla sua voce profonda e avvolgente. Magia pura è quando, siede al piano per una superba “Blue River”, un’interpretazione così intensa che, non sembrerà un’esagerazione, ma verrebbe voglia di restare lì tutta la notte ad ascoltarlo. Mentre il concerto si avvia verso il finale, viene naturale pensare che sarà difficile raccontare questo concerto, senza lasciare spazio all’emozione, senza lasciar trasparire l’ammirazione per tanta poesia. Alla fine dell’ultimo brano, il pubblico chiede l’immancabile bis ed Eric e Steve non si sottraggono all’invito consegnandoci un’ultima gemma di questa serata che non dimenticheremo facilmente. 


Salvatore Esposito

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